Guendalina Tavassi contro l’ex marito: “E’ in carcere, i bimbi traumatizzati a vita”

Su Instagram, Guendalina Tavassi affida il suo sfogo ad alcune stories contro l’ex marito Umberto D’Aponte.

E’ stato un lungo ed intenso sfogo quello di Guendalina Tavassi, affidato alle Instagram stories e arrivato ieri sera. La donna si è lasciata andare a qualche commento sulla situazione, ormai conclusasi, con il suo ex marito Umberto D’Aponte. Quest’ultimo è stato accusato di violenze e aggressioni, l’ultima a danno del nuovo fidanzato di lei, Federico.

“Mi ritrovo per l’ennesima volta qua, a dovervi spiegare delle cose, perché altre persone parlano e si intromettono. Fanno gossip, raccontano, ma non sanno. La gente parla perché io non riesco mai a dire le cose, sempre per cercare di tutelare i bambini, che in ogni situazione ci sono sempre stati, sempre presenti”, esordisce Guenda su Ig. I bambini sarebbero stati presenti anche nel caso dell’ultima aggressione. “C’erano, erano lì!  Sì, anche durante l’ultima aggressione, premeditata, avvenuta da due persone dentro una macchina… davanti agli occhi del figlio Sasi, che lo implorava di fermarsi. Io ho denunciato… e vengo attaccata perché è finito in galera?, dice l’ex gieffina mostrando alcuni messaggi ricevuti sui social in cui la si accusa di aver mandato in galera l’ex marito.

Leggi anche: Serie A, il Napoli fallisce l’aggancio alla vetta: a Cagliari è solamente 1-1

“In galera ci vai per causa tua e per aver violato la legge, nessuno si è inventato niente, uno non va in galera così! Se tu violi la legge, poi la legge ti punisce. Questa persona aveva anche un allontanamento che ha violato, dopo le minacce, le percosse, dopo avermi rotto il naso, gli inseguimenti. Erano sempre presenti i bambini, ora sono traumatizzati”, prosegue Guendalina.

Leggi anche: GFVIP6, Alex Belli e Delia Duran nuova regola del game

“Gli ha rovinato la vita, Sasi è scioccato, ha paura di uscire. Ma non parlate, non rompetemi i co******, c’è un processo e se ne sta occupando la giustizia e per fortuna la giustizia c’è. Voglio vivere la mia vita serenamente. I bambini non chiedono dove si trovi il papà, io ora sono solo una mamma che sta tutto il giorno con i figli. In questa storia ogni giorno si mette in mezzo qualcuno. Non mi vogliono più far vivere”, conclude Guenda.

L’aggressione al suo fidanzato Federico è avvenuta il 19 gennaio. Le accuse si erano subito rivolte contro Umberto, responsabile della violenta aggressione a Federico, avvenuta all’uscita da scuola dei figli di Umberto e Guendalina. “Eccoci qua, non so da dove cominciare. Non posso dirvi che sto bene perché sono purtroppo tragedie che ti segnano a vita, ma poteva finire anche peggio. In un modo o nell’altro devo continuare, devo riprendere la mia vita in mano. Perché vivere nel terrore, nella paura, nell’angoscia non è vita. Uno si fa forza per i bambini che non c’entrano niente, che sono delle anime pure che non c’entrano nulla e si ritrovano in mezzo a situazioni che non dovrebbero neanche sapere cosa sono”, raccontava Guendalina con la voce rotta. Via social, l’ex gieffina aveva raccontato le varie aggressioni subite, mostrandosi anche con un occhio nero.

Gestione cookie