In un’intervista a ‘Il Giornale’ Giorgio Mulè ha parlato del rischio dei cyber-attacchi alle infrastrutture italiane. Ecco le parole del sottosegretario alla Difesa.
La guerra in Ucraina prosegue senza sosta e non si escludono degli attacchi da parte della Russia ai Paesi che hanno duramente attaccato la decisione di Putin. Tra le possibili armi di Mosca ci sono anche i cyber-attacchi alle infrastrutture. E proprio questo è stato uno dei temi affrontati da Giorgio Mulè nella sua intervista a Il Giornale.
“Il tema è centrale nel nostro sistema – ha spiegato il sottosegretario alla Difesa – e ad agosto abbiamo dato vita all’Agenzia nazionale. Ogni giorno l’Italia subisce aggressioni alle imprese e credo sia arrivato il momento di cambiare la legge che impedisce di contrattaccare, anche solo per difendersi e contrattaccare“.
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L’esponente di Fi si è soffermato anche sulle possibili sanzioni alla Russia: “Si tratta di una risposta reale all’invasione militare, per mettere in difficoltà l’economia di chi attacca“.
Giorgio Mulè sulla guerra in Ucraina
In questa intervista Giorgio Mulè ha parlato anche del coinvolgimento dei militari italiani nella guerra in Ucraina: “I nostri soldati andranno a rafforzare il contingente Nato per presidiare i Paesi limitrofi all’area di crisi che fanno parte del Patto Atlantico […]. Ai militari che si trovano già in Lettonia e Romania si aggiungeranno poche unità (circa 400 ndr) e saranno impegnati subito per pattugliamento e intelligence, anche con 2-3 navi nel Mediterraneo. Da giugno a settembre, inoltre, avremo 1350 militari, 77 mezzi, 2 navi e 5 aerei in questi territori. In caso di necessità il numero potrà aumentare per arrivare ad un massimo di 1970 soldati“.
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Tutte operazioni che saranno guidate da Figliuolo. “Il generale non interverrà sul territorio, dove ci saranno i comandanti dei diversi contingenti – ha spiegato Mulè – ma avrà il ruolo di guida del Comando operativo di vertice interforze. Metterà insieme tutte le truppe“.