Il gesto eroico: ecco cosa ha fatto il senatore di Fratelli d’Italia

Dalle parole ai fatti, un grandissimo gesto che ha colpito. In un momento come questo non è facile compiere una simile impresa

Si aggrava l’emergenza umanitaria provocata dalla guerra in Ucraina. L’acuirsi del conflitto, con la decisione russa di ampliare l’offensiva in tutte le direzioni per piegare la resistenza delle forze di Kiev, sta mettendo a dura prova la popolazione civile. Secondo alcune stime delle Nazioni Unite, sarebbero già 200 mila i rifugiati che hanno lasciato l’Ucraina ma il numero è in costante aggiornamento e aumento. Si cerca di scappare con ogni mezzo e le prime destinazioni sono le Nazioni di confine, Polonia, Romania, Ungheria e Moldova in testa. Le autorità di Varsavia, guidata dal governo conservatore del premier Morawiecki, hanno fatto sapere che dall’inizio dell’aggressione russa la Guardia di Frontiera polacca ha registrato l’ingresso di oltre 187 mila persone.

L'impresa
Giovambattista Fazzolari (il primo da sinistra) con una parte di ucraini recuperati e portati in Italia (foto Notizie.com)

Di queste, la gran parte ha chiesto di rimanere sul territorio polacco mentre il resto è in transito. Tantissimi i civili in fuga che in queste ore si stanno organizzando con ogni mezzo per arrivare nel resto d’Europa, Italia inclusa, e raggiungere in molti casi amici e parenti. Questa mattina un autobus con targa ucraina è arrivato al confine italo-sloveno di Fernetti-Trieste: a bordo una cinquantina di persone, quasi tutte donne e bambini, anche neonati di pochi mesi. Due soli uomini tra cui l’autista perché, come è stato riferito dalle donne, i mariti sono rimasti in Patria a combattere i russi. Se c’è chi si organizza con pullman e treni, non manca chi si organizza con mezzi propri.

Viaggio all’inferno e ritorno: l’impresa di Fazzolari che fa entrare in Italia famiglie ucraine

ucraina
(Ansa)

Compreso chi ha deciso di partire in auto dall’Italia per raggiungere il confine con l’Ucraina e portare in salvo donne e bambini. Tra questi anche un parlamentare italiano: Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia e responsabile Programma del partito presieduto da Giorgia Meloni, ha deciso nella notte di sabato di partire alla volta della frontiera tra Budapest e Kiev. “Missione compiuta. Tutta la notte – ha scritto poi questa mattina su Facebookin viaggio direzione confine ucraino, per recuperare mamme e bambini, parenti di amici. Prima che sia impossibile farlo. Nessun uomo, loro rimangono a combattere. Ora si torna in Italia“.

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Un gesto che ribadisce la sensibilità di FdI nei confronti dei rifugiati e di chi scappa davvero dalla guerra. Il riconoscimento di questo status ai cittadini ucraini è uno dei punti qualificanti della mozione annunciata da Giorgia Meloni e dal quale via della Scrofa intende partire per arrivare ad una risoluzione parlamentare comune sulla crisi tra Kiev e Mosca. Domani, infatti, è in programma un confronto tra i capigruppo di tutti i partiti di Montecitorio e Palazzo Madama in vista delle comunicazioni del presidente del Consiglio Draghi di martedì alla Camera. L’auspicio, come ha ricordato il capogruppo Lollobrigida, è fare in mondo che l’Italia sia “centrale nelle dinamiche geopolitiche e che tuteli gli interessi dei cittadini

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