Alza la testa il calcio europeo e il presidente della Federcalcio francese Noël Le Graët è durissimo, ora la palla passa a Infantino
Era nell’aria e non è proprio una sorpresa. La situazione è delicata, tragica per una nazione come l’Ucraina, chiamata in questi giorni a sofferenze inaudite, e puntare il dito contro la Russia era inevitabile. Nella politica, nell’economia e finanza, ma anche nello sport. E il presidente della Federcalcio francese Noël Le Graët è diventato il primo grande funzionario del calcio a suggerire che la Russia dovrebbe essere espulsa dalla Coppa del Mondo di calcio dopo l’invasione dell’Ucraina.
Già qualche giorno fa quando Polonia, Svezia e Repubblica Ceca si sono tutte rifiutate di affrontare la Russia il mese prossimo negli spareggi del torneo in Qatar a novembre e dicembre, tutti hanno pensato che la soluzione finale fosse proprio quella di escludere la Russia. Ma mai nessuno fino ad ora si era sbilanciato nel voler estromettere da subito la formazione russa.
“Il mondo dello sport e il calcio non possono restare neutrali”
Il presidente della Federcalcio francese non ha perso l’occasione e dopo il trambusto creato dalla Polonia, in prima battuto, ma subito dopo dalla Svezia e dalla Repubblica Ceca, le tre squadre che con la Russia si contendono un posto per i mondiali, ha detto la sua senza tanti giri di parole. “Questo è il mio primo impulso”, ha detto Le Graët al quotidiano Le Parisien quando gli è stato chiesto se la Russia dovesse essere bandita dal torneo.
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“Il mondo dello sport, e del calcio in particolare, non può rimanere neutrale. Di certo non mi opporrò all’esclusione della Russia“. La Fifa, organismo mondiale del calcio, deve prendere la decisione e Le Graët, 80 anni, è nel Consiglio Fifa. La Russia ha ospitato l’ultima Coppa del Mondo maschile nel 2018. E ora la palla passa a Infantino che dopo le uscite di Polonia, Repubblica Ceca e Svezia ancora non ha detto nulla a riguardo. E non può far aspettare così tanto tempo per decidere.