Ilenia Fabbri, ergastolo per ex marito e il sicario : alla figlia 2 milioni

La Corte d’Assise del Tribunale di Ravenna ha condannato Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri all’ergastolo

Ilenia Fabbri, 46 anni, è stata uccisa il 6 febbraio 2021. Al centro della sua morte, due persone: Pierluigi Barbieri e Claudio Nanni. Barbieri, 54 anni, e Nanni, 55 anni, sono stati arrestati con l’accusa di essere rispettivamente mandatario (reo confesso) e mandante dell’omicidio di Ilenia, trovata sgozzata nel suo appartamento di Faenza.

A somministrare l’omicidio sarebbe stato proprio Nanni, ex marito della donna, per motivazioni economiche. Nanni avrebbe voluto sottrarre alla ex moglie la sua quota di patrimonio coniugale. Inoltre, Ilenia avrebbe chiesto all’ex marito 100mila euro come ricompensa degli anni trascorsi a lavoro nella sua officina, senza retribuzione. Una cifra – tra stipendi non pagati, villa e patrimonio, che si aggirava intorno al mezzo milione.

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Quest’oggi, la Corte d’Assise del Tribunale di Ravenna al termine della dodicesima udienza del processo in primo grado, ha condannato Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri all’ergastolo. La decisione è arrivata nel primo pomeriggio, ad un anno e un mese dal delitto di Via Corbara. Ad Arianna Nanni, figlia di Ilenia, saranno invece risarciti 2 milioni di euro. Per il sicario Barbieri, reo confesso, la difesa aveva chiesto che la pena fosse ridotta dall’ergastolo a 21 anni, mentre per il mandante Nanni l’avvocato Francesco Furnari aveva chiesto l’assoluzione.

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“Avete davanti due persone alla sbarra davanti, li avete conosciuti in questi mesi, ora dovete emettere due sentenze. Dovrete giudicarli. C’è un’immagine antica, quella della bilancia. Se intuite che il peso di Pierluigi Barbieri è superiore, dovrete differenziare le pene”, ha detto in Aula la difesa di Barbieri, l’avvocato Marco Gramiacci – riporta Il Corriere –  chiedendo attenuanti per Barbieri che si è dimostrato pentito, oltre ad aver confessato praticamente subito l’omicidio.

Gli imputati sono stati anche condannati in solido a risarcire un danno da due milioni alla figlia di Nanni e della vittima, costituitasi parte civile. La figlia di Ilenia, Arianna, è stata scortata fuori dall’aula d’udienza subito dopo la lettura della sentenza.

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