Ucraina, decisione inevitabile di Sala su Gergiev: il punto sulla Scala

In merito a quello che sta accadendo in Ucraina, il sindaco di Milano Beppe Sala ha chiesto al maestro Valerij Gergiev di prendere le distanze da Vladimir Putin. Il tutto a pochi giorni dal grande evento del 5 marzo che ci sarà alla Scala

Beppe Sala "licenzia" il maestro Gergiev
Beppe Sala (Ansa Foto)

Negli ultimi giorni c’è stato l’invito del sindaco della città di Milano, Beppe Sala, per il maestro Valerij Gergiev. Di che cosa si trattava? Ovviamente di prendere le distanze dall’attacco russo che si sta verificando in Ucraina. A quanto pare il maestro 68enne nativo di Mosca è grande amico del presidente russo. Alla fine questa risposta non è mai arrivata ed il primo cittadino lombardo non ha potuto fare altro che “licenziarlo”.

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Il tutto a pochi giorni dalla prima della Scala. Ad annunciarlo ci ha pensato lo stesso numero uno della città lombarda che, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Iulm di Milano, ha parlato ai giornalisti che lo stavano attendendo all’esterno che gli hanno chiesto se avesse chiesto qualche abiura. In merito a questo ci ha tenuto a precisare che non ha chiesto nulla del genere, ma una presa di distanza dalla guerra. Una risposta che non è mai arrivata. Quello che è arrivato, invece, è stata la decisione ufficiale del sindaco.

Guerra Ucraina, niente Scala per Gergiev: decisione ufficiale di Sala

Niente Scala di Milano per il maestro Gergiev
Valerij Gergiev (Ansa Foto)

A differenza di Anna Netrebko (soprano) che ha condannato la guerra, anche alcuni personaggi del mondo dello sport hanno preso una decisione definitiva in merito alla guerra. Ovviamente sono contro. Sala ci ha tenuto a precisare che: “Gergiev è ripartito e non ha risposto“.

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Oggi scade l’ultimatum a Gergiev anche dal sindaco di Monaco Dieter Reiter per prendere una presa di distanze da Putin. Altrimenti le pene saranno inevitabili come la fine della collaborazione con l’orchestra di cui è direttore principale da sei anni.

 

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