Maglia contro la guerra, la scelta del giocatore turco fa discutere

Controversa decisione di Aykut Demir, capitano della squadra di seconda divisione dell’Erzurumspor. Il 33enne non ha voluto indossare la divisa con il messaggio di solidarietà nei confronti del popolo ucraino

Anche in un periodo storico in cui si è raggiunta un’uniformità di intenti unica nel suo genere, con attestati di solidarietà da parte di chiunque nei confronti dell’Ucraina, c’è sempre qualche voce fuori dal coro che preferisce prendere una strada diversa. È il caso di Aykut Demir, capitano della squadra turca di seconda divisione dell’Erzurumspor.

Turchia
Aykut Demir, capitano della squadra turca di seconda divisione dell’Erzurumspor (Twitter)

Nato in Olanda a Bergen op Zoom, ma chiaramente originario della Turchia (dove ha giocato anche in tutte le selezioni giovanili, collezionando una presenza in nazionale maggiore), il 33enne ha scelto infatti di non indossare la maglia con la scritta “No War” come hanno fatti tutti i giocatori dei campionati turchi nel corso dell’ultimo turno. No, lui ha deciso scientemente di evitare, con un gesto di protesta che è diventato inevitabilmente virale e ha generato non poche polemiche.

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La decisione di Aykut Demir

Aykut Demir
Aykut Demir (Ansa)

Al termine dell’incontro (perso 1-0 in casa contro l’Ankaragücü), poi, lo stesso Aykut Demir ha motivato la sua scelta, spiegando che non si tratta di un messaggio in favore della guerra, ma solo di una critica alla differente solidarietà da parte di tutti. A suo giudizio, infatti, quello che sta accadendo in Ucraina è paragonabile alla situazione quotidiana in Medio Oriente, dove le persone vengono continuamente perseguitate: “In migliaia muoiono ogni giorno da noi. Io ci sto male e condivido il dolore di tante persone innocenti“. Ecco perché secondo lui c’è una disparità di trattamento: “Tutti quelli che ignorano la persecuzione che avviene in Medio Oriente, adesso stanno mostrando la loro solidarietà solo perché sta accadendo in Europa. Per questo non mi piace indossare quella maglia. Perché non è stato fatto lo stesso per altri Paesi“.

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