Il governatore Marsilio presenta i bandi a sostegno della natalità: assegni fino a 2500 euro per bambino. Favorite anche le imprese
Il crollo della natalità riguarda un po’ tutta l’Europa ma è l’Italia ad avere la maglia nera per nuovi nati. Una tendenza che gli esperti e le Istituzioni osservano ormai da decenni ma che la pandemia da Covid-19 non ha fatto altro che peggiorare. Drammatica la stima sul 2021 diffusa nelle settimane scorse dal presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo: meno di 400 mila nuove nascite. Numeri preoccupanti e che l’Italia non può permettersi perché, come ha sottolineato il capo dell’istituto nazionale di statistica e professore emerito di demografia, “vuol dire non avviare il processo di ricambio generazionale”.
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Un’emergenza che richiederebbe un piano imponente e strutturale, finanziato da risorse ingenti, ma le risposte che arrivano dal Governo non sembrano convincere le famiglie italiane. L’assegno unico universale, che entra in vigore oggi e sostituisce bonus, detrazioni e misure esistenti, non sembra essere stato percepito come risolutivo. A dimostrarlo i dati: le domande per la nuova prestazione non sono decollate e alla scadenza di febbraio le richieste all’Inps si sono fermate a soli tre milioni di nuclei famigliari su una platea complessiva di circa sette. Meno del 50% dei potenziali beneficiari.
Tra le conseguenze della denatalità il fenomeno dello spopolamento, che colpisce in particolare le aree interne, i piccoli Comuni e i borghi di montagna. Un fenomeno che si manifesta lungo tutta la Penisola, dal Piemonte alla Sicilia, passando lungo la dorsale appenninica. Tra le regioni più toccate l’Abruzzo, nella quale il crollo demografico ha segnato negli ultimi cinque anni un meno 2,9%, più del doppio della media nazionale. Dati preoccupanti che rischiano di far sparire in pochi anni molti Comuni e borghi. Una triste classifica che vede in testa Villa Santa Lucia degli Abruzzi, nell’aquilano, che negli ultimi cinque anni ha perso quasi il 30% della popolazione.
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Per tentare di invertire questo trend la Regione Abruzzo, guidata dal governatore Marco Marsilio, ha approvato nei mesi scorsi una legge regionale a sostegno della natalità e contro lo spopolamento, definito “un esempio del buongoverno di Fratelli d’Italia” da Giorgia Meloni. Il provvedimento, presentato oggi in conferenza stampa a Palazzo Silone all’Aquila, interessa i Comuni montani a maggior tasso di spopolamento e prevede due bandi: il primo per erogare un assegno di natalità fino a 2500 euro a bambino, il secondo per destinare incentivi per chi trasferisce la residenza e avvia un’impresa. Uno strumento, quello lanciato dall’Abruzzo, che potrebbe essere seguito da altre amministrazioni locali e regionali.