I paesi dell’Unione Europea non hanno nessuna intenzione di essere forniti del gas che arriva direttamente dalla Russia. Nessun problema per il presidente Vladimir Putin che ha trovato un maxi accordo importante con la potenza estera
Gli occhi del mondo, non potrebbe essere altrimenti, sono tutti puntati su quello che sta accadendo in Ucraina dove i militari russi hanno invaso e poi attaccato varie parti della città Tantissime le vittime che si registrano fino ad ora, sia di civili che di soldati che sono morti in battaglia.
La guerra ha fatto arrabbiare gli altri paesi europei che hanno chiesto sanzioni pesanti nei confronti del paese di Vladimir Putin. Ammende che non sono affatto mancate. Punizioni esemplari che potrebbero recare non pochi danni economici alla nazione.
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In primis per quanto riguarda la fornitura di gas che non verrà più fornita all’Europa, per il semplice motivo che non vogliono avere più tipo di contatto e contratto con i russi.
Una vicenda che, però, potrebbe non dispiacere a lungo lo stesso Putin che avrebbe trovato già un altro importante partner. Non solo: pare che sia stato raggiunto un accordo storico con una delle potenze estere più importanti al mondo.
Putin, trovato accordo con la Cina: maxi contratto con Gazprom
Stiamo parlando della Cina che, insieme alla Russia, sono riusciti a raggiungere un accordo importante per quanto riguarda la fornitura di gas. Si tratta della Gazprom (l’ex sponsor tecnico sia della UEFA che dello Schalke 04 che hanno deciso di interrompere il rapporto lavorativo). Proprio l’azienda, direttamente dal proprio sito ufficiale, ha annunciato di aver firmato un contratto per progettare il gasdotto ‘Soyuz Vostok‘ che, attraverso la Mongolia, arriverà in Cina.
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Entusiasta l’amministratore delegato Alexey Miller che ha annunciato questo nuovo ed importante accordo. Alcuni anni fa (nel 2014) la stessa Gazprom aveva messo “nero su bianco” per un accordo di 30 anni e 400 miliardi di dollari per fornire fino a 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno alla Cina attraverso il gasdotto ‘Power of Siberia’.
