Davanti al perdurare dei massacri nasce anche un pesante diverbio verbale tra i nazionali di calcio delle due nazioni in guerra
La guerra tira fuori il peggio e in qualche caso anche il meglio delle persone. L’invasione della Russia in Ucraina sta cambiando il mondo e anche le prospettive nell’economia, nella politica, nell’emergenza sanitaria e sociale, ma anche nello sport questa situazione sta creando non pochi problemi e soprattutto divisioni. Il calcio, poi, è la vetrina più importante e ci sono tanti calciatori che prendono parola e posizione. Per non parlare di quelli che sono direttamente coinvolti nella guerra, da una parte e dall’altra. IL primo a uscire allo scoperto è Andriy Yarmolenko, nazionale ucraino che gioca nel West Ham in Premier League, che tra l’altro, nell’ultimo turno di campionato, ha chiesto di non scendere in campo per via di quanto sta accadendo nel suo Paese.
Il giocatore dopo aver aspettato tanto e dopo essere rimasto in silenzio in questa e nella scorsa settimana è uscito allo scoperto e ha scritto un accorato messaggio su Instagram rivolto ai calciatori russi, invitandoli a prendere posizione contro l’invasione dell’Ucraina: “Adesso è il momento di mostrare carattere. Non sui social, ma nella vita reale, che fate state zitti o parlate?“.
Botta e risposta tra giocatori ucraini e russi. “State zitti o parlate?”; “Facile parlare dal divano”
Yarmolenko non si è tirato indietro e ha proseguito: “Sono nato a San Pietroburgo, ma sono cresciuto in Ucraina e mi considero ucraino al 100%. Ho una domanda per i giocatori russi. Ragazzi, perché ve ne state seduti come idioti e non dite niente? Nel mio paese uccidono persone, uccidono donne, uccidono madri, uccidono i nostri bambini. Ma voi non dite niente, non fate alcun commento… Conosco molti di voi che in privato mi hanno detto che non dovrebbe essere così, che il vostro presidente si comporta in modo scorretto… Quindi ragazzi, voi che avete influenza sulle persone, e che spesso avete coraggio solo davanti alle telecamere è il momento di tirare fuori le palle e mostrarsi Gloria all’Ucraina“.
LEGGI ANCHE>>Ucraina, c’è un po’ di Zelensky in Italia: la sua villa è un mistero FOTO
Risponde agli ucraini Artem Dzyuba, attaccante della nazionale russa e dello Zenit San Pietroburgo, proprio la città dove è nato Yarmolenko. Scrive di getto e non si preoccupa di offendere, il bomber: “Odio la guerra e tutto quello che c’è dietro la guerra. Sono contro la discriminazione basata sulla nazionalità. Non mi vergogno di essere russo. Sono orgoglioso di essere russo. E non capisco perché gli atleti dovrebbero pagare tutto questo. Tutti urlano dicendo sempre che la politica deve rimanere fuori dallo sport, ma alla prima occasione, quando si parla di Russia, questo principio viene completamente dimenticato. Ribadisco che la guerra fa paura. Quanta rabbia e quante cattiverie si sono riversate su tutti i russi, indipendentemente dalla loro posizione e professione. Migliaia di persone che scrivono insulti e minacce. È doppiamente strano sentire tutto questo da persone a cui la Russia ha dato molto, moltissimo nella loro vita. Ad alcuni colleghi che stanno con il culo sul divano di una comoda villa in Inghilterra, voglio dire: non possiamo offenderci per queste cose, bisogna cercare di comprendere gli altri”