Anche “Topolino” in crisi: sui social il motivo dell’uscita posticipata

Non uscirà nei tempi previsti il mensile “Topolibro”: colpa del prezzo elevatissimo della carta. L’ha rivelato lo storico fumettista Francesco Artibani sul proprio profilo Twitter.

Non c’entra l’Ucraina, ma anche per “Topolino” è tempo di crisi. Lo ha annunciato su Twitter Francesco Artibani, uno dei fumettisti storici: “Va avanti già da un po’…”, ha scritto il disegnatore sul suo profilo social. La crisi in questione è quella che riguarda la carta e il suo costo esorbitante.

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La crisi ha colpito anche “Topolino”: l’uscita del “Topolibro” è stata posticipata come rivelato dal disegnatore Francesco Artibani (Twitter-Instagram)

C’è stata un’impennata nelle ultime settimane. La cellulosa, vale a dire il materiale di cui è fatta la carta, ha aumentato infatti il costo del 70 per cento rispetto a fine 2020. La conseguenza è stato un rallentamento dei rifornimenti alle varie case editrici. Gli effetti sono stati evidenziati da “Topolino”, appunto: il prossimo numero del mensile “Topolibro” non sarà in edicola nei tempi stabiliti a causa della crisi del settore della carta. Il problema è doppio: consegne a ritmi ridotti e prezzi elevatissimi.

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Topolino in “affanno”: paga il prezzo altissimo della carta

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L’uscita del “Topolibro”, mensile di “Topolino”, è stato posticipato a causa della crisi della carta (Instagram)

Francesco Artibani ha così scritto: “La crisi della carta c’è e la vedi in azione con il Topolibro posticipato per la mancanza delle materie prime mentre si sta per andare in stampa”. Una difficoltà che non è legata al conflitto in Ucraina come specificato dal fumettista a tutti i follower che chiedevano informazioni in merito. Le uscite del 2022 sono diventate complicate per gli stampatori, alcune carte tra il 2020 e il 2021 hanno aumentato il proprio prezzo addirittura del doppio. L’Associazione Italiana Editori (Aie), la Federazione Carta Grafica e l’Associazione Nazionale Editoria di Settore (Anes) avevano lanciato l’allarme a inizio febbraio a nome di tutto il settore dell’editoria. Per questo motivo avevano chiesto al governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali.

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