Si chiamava Denys Kireev e ha partecipato al primo incontro con i russi in Bielorussia: avvisava i commando su spostamenti del presidente
Doppio gioco fatale. I servizi segreti ucraini, la Sbu, hanno preso e ucciso un componente della squadra negoziale ucraina con l’accusa di tradimento e di essere una spia dei russi. Secondo fonti dei media di Kiev, l’uomo è morto durante un tentativo di arresto: la stessa fonte, il portale Ukrainska Pravda, rivela che c’erano “forti prove” che stesse divulgando informazioni alla Russia, non solo tattiche e strategiche, ma anche e soprattutto le varie posizioni del presidente Zelenski.
Il negoziatore ucraino rimasto ucciso e che ha partecipato al primo round di negoziati con la Russia nella città di Gomel la settimana scorsa in Bielorossua, sarebbe Denys Kireev. Il nome è stato riferito dal deputato Oleksiy Goncharenko sul proprio canale Telegram come riportato dall’agenzia Interfax.
La spia era un ex banchiere: è stato individuato grazie alle intercettazioni
Secondo ulteriori informazioni che sta raccogliendo la stampa di tutto il mondo, Kireev sarebbe stato un banchiere di grande esperienza. Come detto, i servizi segreti ucraini avevano raccolto numerose prove del tradimento di Kireev, comprese alcune intercettazioni telefoniche. Sarebbero state proprio queste, subito dopo il primo incontro di Gomel, a permettere di individuarlo. L’uomo sarebbe stato legato a elementi del governo dell’ex presidente filo-russo Viktor Yanukovich.
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Dal 2006 al 2008 Denys Kireev ha lavorato presso Scm Finance ricoprendo la carica di vicedirettore generale. Successivamente, ha presto il proprio servizio anche per un’azienda austriaca e dal 2006 al 2012 è stato anche componente del Consiglio di Sorveglianza di Ukreximbank, società per azioni import-export ucraina con sede a Kiev. Dal 2010 al 2014, ha ricoperto la carica di primo Vice Presidente del Consiglio di Oschadbank, Cassa di risparmio statale dell’Ucraina.