Ucraina, anche la Ferrari scende in pista: pugno duro contro la Russia

In merito a quello che sta accadendo in Ucraina, anche un colosso come la Ferrari ha deciso di dare un segnale importante in questa guerra che nessuno vuole: pugno duro contro il mercato della Russia. La decisione è ufficiale

Ucraina, anche la Ferrari usa il pugno duro contro Russia
Sede Modena della Ferrari (Ansa Foto)

Quattordicesimo giorno di combattimento in Ucraina. I militari russi continuano la loro avanzata verso la capitale, Kiev. Nelle ultime ore la notizia che gli stessi soldati hanno preso in possesso la centrale nucleare di Zaporizhzhya che era stata attaccata proprio pochi giorni fa, creando un vero e proprio allarme. In merito a quello che sta accadendo l’Unione Europea ha deciso di punire la Russia con delle sanzioni molto pesanti. Non solo: sono scese in campo anche molte aziende importanti che hanno bloccato la produzione ed il trasferimento di merce nel paese di Vladimir Putin.

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L’ultima ad aggiungersi alla lista è proprio una delle case automobilistiche italiane più famose al mondo come la Ferrari. A quanto pare la decisione era inevitabile: sono state sospese tutte le produzioni di veicoli per i mercato russo fino ad un nuovo avviso. Si tratta di una cosa temporanea, ovvero fino a quando non verranno messe da parte le armi per sempre. A comunicarlo è stata la stessa azienda leader con un comunicato ufficiale sul proprio sito.

Ucraina, anche la Ferrari blocca produzione in Russia

Ucraina, anche la Ferrari usa il pugno duro contro Russia
Logo Ferrari (Ansa Foto)

Non è finita qui visto che Ferrari ha deciso di donare un milione di euro, di solidarietà, al popolo ucraino. Questi sono verranno utilizzati dalla regione Emilia-Romagna che, in collaborazione con Croce Rossa e Unhcr, li userà per progetti umanitari internazionali in favore del paese colpito.

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Non solo: saranno devoluti aiuti anche all’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano e Formigine. Come ha confermato anche il ceo, Benedetto Vigna, la Ferrari è vicina all’Ucraina per questo attacco che sta subendo e spera che molto presto possa regnare la pace.

 

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