Ucraina, Barclays sospende il conto del Chelsea, top player senza stipendio

Abramovich sanzionato dal Governo, il club ha una licenza speciale per andare avanti, ma la banca ci vuole vedere chiaro e blocca tutti i soldi della società

Non va bene per niente. Dal tetto d’Europa a quello del mondo, fino all’abisso. Il Chelsea rischia di pagare un durissimo prezzo a causa del suo proprietario Roman Abramovich. Giovedì il governo del Regno Unito ha concesso al Chelsea una licenza per continuare le attività legate al calcio dopo che l’oligarca Abramovich ha avuto “il congelamento dei suoi beni, il divieto di transazioni con individui e imprese del Regno Unito, un divieto di viaggio e sanzioni sui trasporti” le sanzioni dirette al patron russo. Ma non è finito qui.

I campioni
Il Chelsea mentre alza la coppa del mondo per club (foto Getty Images)

E’ stato un giorno di grandissima tensione in casa Blues. Già perché la Barclays, il gruppo bancario più importante dell’Inghilterra, ha sospeso temporaneamente il conto corrente bancario della società Chelsea e sono state sospese temporaneamente anche tutte le carte di credito aziendali del club inglese. Una sospensione che sta avendo e avrà gravi ripercussioni per il club.

Nessuno può fare affari con Abramovich, la banca ci vuole vedere chiaro e intanto i campioni restano senza soldi

Abramovich Chelsea
Roman Abramovich lascia il Chelsea dopo 20 anni © Ansa

Il problema di Barclays è che il conto in banca è intestato al Chelsea, ma il proprietario è ancora Roman Abramovich, il proprietario che è stato sanzionato dal governo del Regno Unito. E nessuno nello stesso Regno Unito è autorizzato a fare affari con Abramovich. Al Chelsea, proprio in virtù di questa situazione, è stata concessa una licenza speciale per svolgere le proprie attività legate al calcio, ma Barclays deve essere sicura che si senta a proprio agio nel correre il rischio di continuare a fornire servizi bancari al Chelsea. La maggior parte delle banche sono molto avverse al rischio.

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Le banche “non vogliono fare affari con persone che sono state sanzionate dal governo“. E, si dice in Inghilterra, “solo perché il governo del Regno Unito dice che il Chelsea può continuare a giocare e giocare, non significa che Barclays si sentirà a suo agio con quell’accordo”. Va bene nei loro diritti di ritirare completamente i servizi bancari, ma questa è una sospensione temporanea e il Chelsea spera che la sospensione venga revocata a breve. La banca britannica vuole solo essere sicura che tutto funzioni per il meglio.

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