Ucraina, continuano le sanzioni nei confronti della Russia da parte di altri paesi europei. Tra questi c’è il Regno Unito che vuole continuare ad usare il pugno duro: questa volta nel mirino sarebbe finita la “figliastra” di Sergej Lavrov
Continuano, senza alcun tipo di sosta, le sanzioni nei confronti della Russia che diciassette giorni fa ha deciso prima di invadere e poi di attaccare l’Ucraina. Dopo l’annuncio da parte della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha sancito il quarto pacchetto di sanzioni del paese di Vladimir Putin e non solo (anche agli oligarchi russi).
C’è da segnalare una notizia che arriva direttamente dal Regno Uniti. Come protagonista vede il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. In realtà si tratta della sua “figliastra”, Polina Kovaleva, figlia della presunta compagna del politico Svetlana Polyakova.
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Il governo britannico sta pensando seriamente di sequestrate un appartamento situato a Londra e che è stato acquistato proprio da Lavrov. Acquistato in contanti nel 2016 (si parla di ben 5,24 milioni di euro), si trova nel quartiere di Kensington. La proprietà della casa è proprio della figliastra.
Ucraina, sanzioni contro Lavrov: nel mirino casa della figliastra
I would like you to meet Polina Kovaleva. Polina is a 26-year-old glamorous Russian girl from London🇬🇧. She lives in a huge apartment in Kensington and loves to party, her instagram feed looks like a non-stop holiday. That’s not unheard of, but there is one small detail…(THREAD) pic.twitter.com/6OsVGjPxQQ
— Maria Pevchikh (@pevchikh) March 10, 2022
In questo appartamento c’è una piscina, spa, palestra e cinema. Dal Regno Unito fanno sapere che si trova poco distante dalla villa dove vive il proprietario del Chelsea, Roman Abramovich (anche lui inserito nella lista degli oligarchi russi puniti).
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Non è un mistero che da Londra abbiano già sanzionato lo stesso ministro degli Esteri russo. Secondo alcuni media britannici pare che il deputato dell’opposizione laburista Chris Bryant abbia proposto di aggiungere alla “lista nera” anche Kovaleva e Polyakova