Un ex parlamentare dell’Ucraina, Yevhen Rybchynsky, ha promesso una casa vicino Kiev per la testa del leader ceceno Ramzan Kadyrov.
La guerra in Ucraina sta causando molti problemi per la popolazione ucraina. Molti civili stanno imbracciando le armi per la prima volta nella loro vita, senza aver mai avuto alcun tipo di training. Altri civili stanno viaggiando, in fuga dalla loro patria, alla ricerca di un luogo che non sia devastato dagli orrori della guerra e dalle bombe di Vladimir Putin. Il sentimento nazionalista ucraino si sta facendo largo attraverso la resistenza armata del popolo ucraino nei confronti dell’invasore russo, ma anche attraverso i social media. Sono tante le forme di attivismo online, specie dagli ucraini che vivono all’estero e vogliono sensibilizzare i loro amici europei e non. Ebbene, il messaggio dell’ex parlamentare ucraino Yevhen Rybchynsky avrà sicuramente scatenato un forte sentimento nazionalista nei suoi compatrioti.
Nel dettaglio, Rybchynsky ha promesso a chiunque riuscisse ad uccidere il leader ceceno Ramzan Kadyrov, amico stretto del presidente russo Vladimir Putin, una casa di 40 acri vicino Kiev. Il parlamentare ucraino Rybchynsky ha annunciato di essere tornato in Ucraina, per poter combattere con il proprio popolo contro le forze armate mandate nel Paese da Vladimir Putin. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa dell’Ucraina Unian, Rybchynsky avrebbe postato su Facebook il seguente messaggio. “Se Kadyrov e’ davvero vicino a Kiev, allora ogni combattente delle forze armate e della difesa terroristica deve porsi l’obiettivo di distruggere questa vergogna del popolo ceceno e dell’alleato di Huila. Prometto che la testa di Kadyrov e’ una casa di 40 acri vicino a Kiev!“.
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Un messaggio che sintetizza il sentimento nazionalista ucraino nonché l’opinione del popolo dell’Ucraina nei confronti dell’invasore russo. L’attacco di Vladimir Putin ha causato un moto, a livello mondiale, di forte solidarietà nei confronti degli ucraini. Parliamo di corridoi umanitari, sostegno a livello economico, nonché supporto sociale. I paesi che confinano con l’Ucraina, ovvero Romania e Polonia, stanno affrontando un’ondata di immigrazione importante, che rende molto difficile gli aiuti umanitari nei confronti del popolo ucraino. Questa complicata situazione spiega anche i sentimenti di ira e vendetta che stanno imperversando sui social media nei confronti degli invasori.