La Francia ha deciso di eliminare gran parte delle restrizioni imposte nei mesi scorsi per limitare la diffusione del contagio
La Francia è libera, all’Italia manca ancora qualche giorno. A partire da ieri, 14 marzo, le principali restrizioni sanitarie che il Paese aveva introdotto per limitare la diffusione del Coronavirus sono terminate. Infatti, nel Paese, non è più in vigore il “pass vaccinal”, corrispettivo del Super green pass italiano; cala anche l’obbligo di mascherine al chiuso, mentre quelle all’aperto non sono più obbligatorie dall’inizio di febbraio.
La mascherina rimane obbligatoria solo sui trasporti pubblici e negli ospedali. Non è più necessaria, invece, in scuole, cinema, teatri, ristoranti, negozi, supermercati. In questi luoghi, non c’è neanche l’obbligo di esibire il Green pass. Anche in Francia, così come in Italia, i numeri non fanno ben sperare.
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La media degli ultimi sette giorni è stata di 65.250 casi, in aumenti rispetto ai 50.646 di una settimana fa. Jean Castex, primo ministro francese, ha annunciato nelle scorse ore l’avvio della somministrazione della quarta dose di vaccino “a chi ha da 80 anni in su ed ha ricevuto la terza dose da oltre 3 mesi”. Le restrizioni restano fortemente raccomandate alle persone fragili, a causa della loro età o delle loro patologie. Tuttavia, Castex ha riferito che, nel caso in cui i contagi tornino a livelli di guardia, il governo potrebbe reintrodurle.
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La road map italiana
In Italia, il 31 marzo termina stato d’emergenza anche se il numero dei casi è in aumento. La risalita dei contagi non dovrebbe rallentare la road map delle riaperture, che partirà il 31 marzo per poi svilupparsi gradualmente. Dal 1° aprile sarà quindi possibile mangiare all’aperto in bar e ristoranti senza dover esibire il super Green pass né il green pass base. Nei locali al chiuso, invece, il green pass dovrebbe restare vigore invece in versione “base” (basta il tampone negativo) fino a fine aprile. Via dal primo aprile il super Green pass sui mezzi di trasporto pubblico, ma sarà necessario invece il certificato verde base, ossia un tampone negativo. Le capienze degli stadi dovrebbero tornare al 100% e quelle dei palazzetti salire dal 60% al 75%.
Dal 1°maggio, invece, addio al green pass base anche al chiuso in ristoranti, bar, cinema teatri e sale da concerto. Il certificato base dovrebbe restare ancora per un po’ solo sui mezzi di trasporto, negli ospedali, nelle Rsa e nei luoghi di lavoro. Dal primo maggio gli over 50 potrebbero tornare a lavoro anche se sprovvisti di super Green pass. Ultima tappa il 15 giugno, quando scade l’obbligo vaccinale per gli over 50 e potrebbe scattare anche l’addio alle mascherine al chiuso.