Stop alle restrizioni e alle mascherine: sul tema caldissimo interviene Ricciardi che smorza gli entusiasmi e predica calma in vista dell’estate.
Contagi in aumento, ospedalizzazioni sotto osservazione per capire l’evolversi della pandemia e dubbi sullo stop alle restrizioni. Tutti temi caldi, sui quali il Governo rischia di spaccarsi. Draghi e gli scienziati predicano calma, Giorgia Meloni in primis, seguita da Salvini, Renzi e un’ala dei Pentastellati, sono in pressing per accelerare lo stop alle restrizioni.
In una fase calda sono i numeri a dare risposte e si intrecciano inevitabilmente con i dati in arrivo dagli ospedali. La sensazione, suffragata anche dai dati in arrivo dalla scienza, è che il Covid sia un nemico ancora presente e destinato ad alzare il livello dei contagi. L’impatto sulla salute pubblica sembra però diverso, meno aggressivo, ed è questo il nodo cruciale nella scelta che sembra ormai imminente. Sul tema è intervenuto anche Walter Ricciardi. Il consulente del Ministero della Salute predica calma ed esprime i suoi dubbi sullo stop ad alcune restrizioni. Ecco quali.
Covid, Ricciardi chiede tempo: “Rischio nuova ondata”
Via alle mascherine, abolizione del Green pass, fiducia alle aziende e alle piccole attività ancora in grave sofferenza dopo gli anni duri della pandemia. Una parte del governo chiede a gran voce di lavorare nell’immediato per accorciare i tempi e restituire più libertà a cittadini e lavoratori. C’è però un fronte che chiede tempo e predica calma.
Walter Ricciardi valuta l’impatto della nuova crescita dei contagi e le misure in vista dell’estate. “L’aumento dei casi andrà avanti – ha dichiarato il consulente del ministero della Salute in una intervista a Repubblica – e serve gradualità nelle decisioni e nell’eliminare le restrizioni”.
Ma quale è il vero rischio? “Se allentiamo troppo c’è la concreta possibilità di una nuova ondata fra giugno e luglio. Questa risalita non è del tutto inattesa – afferma Ricciardi – e i motivi sono chiari. Le vaccinazioni si sono fermate, l’attenzione della gente è calata e la tendenza è al liberi tutti. La rotta può essere invertita ma in un solo modo. Allentare le misure prese in un sol colpo, proprio mentre i contagi si moltiplicano, sarebbe l’errore peggiore. Le quarte dosi devono essere fatte, e nel Regno Unito la soglia degli over 75, decisa per fissare un obbligo, mi sembra una buona idea”.