Biden ha accusato Putin di essere un criminale di guerra e per la Russia l’accusa è imperdonabile: oggi incontro Usa-Cina, il clima è caldissimo sul fronte della diplomazia.
Contraddizioni. Destinate ad alimentare un clima di tensione che Biden ieri ha portato ad un livello massimo. Le parole utilizzate contro Putin potrebbero rappresentare un passaggio che pone dubbi e forse un macigno sulla strada della mediazione.
“Un criminale di guerra” è la frase rivolta dal presidente americano al leader russo, e dal Cremlino la risposta è stata immediata e durissima. “Parole imperdonabili”, è il messaggio che arriva dritto agli States, e che di sicuro rende lecita una domanda sulle informazioni che arrivano i tema di negoziati.
L’intelligence britannica parla di passi avanti importanti sulla via degli accordi, da Kiev si dicono pronti ad incontrare la Russia per provare a porre fine al conflitto e la Turchia non esclude un incontro fra Putin e Zelensky imminente per cercare la svolta decisiva in chiave diplomatica. Ecco perché le parole di Biden si prestano a molte interpretazioni. Se si tratti di un modo per cercare di dare una spallata decisiva al Cremlino, in difficoltà e sotto pesanti sanzioni, o un modo per tentare di alimentare il conflitto, non è dato saperlo. Di sicuro però c’è un dato. Biden avrà un colloqui con Xi Jinping, che ha già chiarito la sua posizione.
Biden attacca Putin e incontra Xi Jinping: il colloquio può essere decisivo
A poche ore dal colloquio fra Biden e Xi Jinping, le parole di un funzionario che ha voluto mantenere l’anonimato aprono uno scenario delicato. Agli States sarà chiarito che ogni minaccia o forma di coercizione sulla guerra in Ucraina incasserà “con forza” una risposta immediata dalla Cina. In sostanza cresce il timore per eventuali misure che possano danneggiare l’economia cinese, e il tabloid di Pechino Global Times svela le parole del funzionario, interrogato sull’incontro fra Xi Jinping e Biden.
Zelensky intanto attende e parla di negoziati ancora difficili. La strada sembra in salita, e le notizie sono contraddittorie. Il monito di Biden è un passo verso la chiusura, le indicazioni in arrivo dalla Turchia un’apertura. A margine di un incontro fra il ministro degli Esteri Cavasolglu e l’omologo ucraino Kuleba, il quotidiano Sabah parla di un possibile imminente faccia a faccia fra Zelensky e Putin.
Potrebbe essere decisivo, ma ancora prima lo sarà la telefonata fra Cina e Usa, in programma nelle prossime ore. Il dialogo potrebbe portare alla svolta, mentre ancora su Kiev cadono bombe.