Quali sono i 10 motivi per cui si lascia un’azienda

Quali sono i 10 motivi per cui si lascia un’azienda? A spiegarlo è l’ultimo report di Randstad Italia. Ecco tutti i dettagli.

Uno studio di Randstad Italia ha spiegato quali sono i 10 motivi che portano un dipendente a lasciare la propria azienda presentando le cosiddette grandi dimissioni.

Motivi dimissioni
Quali sono i 10 motivi che portano un dipendente a lasciare l’azienda © Ansa

Al primo posto, secondo questo report, ci sono le relazioni professionali sia con i colleghi che con i responsabili. Subito dopo troviamo il contenuto del lavoro. In questi ultimi mesi molti italiani hanno iniziato una vera e propria riflessione sul significato più profondo della vita e del lavoro. E sono in molti quelli che hanno deciso di cambiare per trovare un impiego più interessante e stimolante.

Sul gradino più basso del podio ci sono i valori aziendali e molte dimissioni sono state presentate per trovare un’azienda più vicina alle proprie idee. Il quarto motivo del passo indietro è rappresentato dallo stipendio. Se la retribuzione è insufficiente rispetto al proprio valore, è probabile che ci sia un passo indietro.

Al quinto posto troviamo il tempo. L’equilibrio tra vita privata e professionale è stato messo a dura prova durante il lockdown ed ora i dipendenti non sono più disposti a sacrificare il proprio tempo libero. Opportunità di crescita e specializzazione si trovano in sesta e settima posizione di questa speciale classifica. Subito dopo troviamo il clima e di conseguenza la necessità di trovare un ambiente di lavoro accoglienza.

La grande novità di questo report è rappresentata sicuramente dalla possibilità di usufruire dello smart working. Decima posizione che vede il desiderio di cambiare ed iniziare un nuovo lavoro.

Parpaiola (Randstad Italia): “C’è bisogno di nuove strategie”

Dimissioni
L’ad di Randstad Italia conferma che ci deve essere un cambio di passo da parte delle aziende © Ansa

Il report, riportato dall’Adnkronos, è stato riportato da Elena Parpaiola: “La necessità di attrarre e trattenere i talenti richiama tutte le aziende alla necessità di realizzare adeguati piano di retention, partendo da una approfondita analisi della situazione organizzativa“.

Purtroppo – ha aggiunto l’ad di Ranstad Italia – troppo poche realtà conducono indagini per individuare le profonde ragioni che spingono una persona a restare o abbandonare il proprio lavoro. La forte competizione, inoltre, in atto impone nuove strategie a 360 gradi, con due obiettivi principali: attrarre e trattenere le nuove risorse“.

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