Elezioni Francia, fiato sul collo per Macron: Le Pen avanza nei sondaggi

Elezioni Francia, fiato sul collo per l’attuale governatore Emmanuel Macron: la sua rivale, Marine Le Pen, avanza indisturbata nei sondaggi

Le Pen si avvicina a Macron
Marine Le Pen (Ansa Foto)

Manca veramente poco al 10 aprile, un giorno importante per la Francia che sarà chiamata al voto. Per il momento sono partiti i primi sondaggi di ‘Opinionway‘ da parte di coloro che sono in gara. Uno dei principali giornali economici finanziari francesi, ‘Les Echos‘, li ha pubblicati e sono emersi appunto gli ultimi voti da parte della popolazione francese.

Per la prima volta da quando è iniziata la campagna elettorale una delle principali rivali dell’attuale governatore transalpino Emmanuel Macron, ovvero Marine Le Pen, ha toccato il 20% nelle intenzioni di voto. Al momento, al primo posto, c’è ancora Macron anche se nell’ultima settimana ha avuto un piccolo calo che lo ha portato solamente al 28% dei consensi.

Nel caso in cui si dovesse verificare un ballottaggio tra i due al secondo turno, a vincere sarebbe comunque l’attuale presidente francese che conquisterebbe addirittura il 56% dei voti. Queste, invece, sono le parole che il vicepresidente di ‘Opinionway’, Bruno Jeanbert, ha voluto analizzare dopo i primi risultati di questi sondaggi: “Le Pen sta concentrando, intorno a lei, tutto l’elettorato scontento e arrabbiato degli ultimi anni. Non è assolutamente da escludere che si possa creare una sorta di voto utile di destra“. Proprio come potrebbe approfittarne Jean Luc Me’lenchon della ‘France Insoumise‘ di sinistra.

Elezioni Francia, Macron in vantaggio sulla Le Pen, ma…

Le Pen si avvicina a Macron
Emmanuel Macron (Ansa Foto)

Basti pensare che alla metà del mese di febbraio il 30% di quelli che avevano affermato di averla sostenuta nel 2017 diceva che avrebbe votato per Eric Zemmour, oggi coloro che hanno intenzione di cambiare idea sono solamente il 17%.

La campagna elettore della Le Pen si è basata molto sulle proposte in materia di acquisto. Tra queste c’è anche la volontà di ridurre i prezzi dell’energia, poi ha ottenuto grande consenso da parte del mondo operaio. Adesso è il 35% che la sostiene, il 10% in più rispetto allo scorso mese.

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