Ucraina, promettente ginnasta morta a soli 11 anni: uccisa da raid russo

Ucraina, arriva l’ennesima notizia che ci fa togliere completamente il fiato: la morte di un’altra bambina. Un’altra da questo è iniziato questo assurdo conflitto nel paese orientale. Aveva solamente 11 anni ed era una promessa della ginnastica

Ucraina, uccisa una ginnasta di 11 anni
Ucraina, bombardamenti a Mariupol: uccisa una ginnasta di soli 11 anni (Ansa Foto)

Ci troviamo a Mariupol. La città, da alcuni giorni (così come le altre) è vittima dei continui attacchi da parte dei russi che bombardano senza pietà edifici. Un raid ha colpito una abitazione dove all’interno c’erano delle persone che, non sapendo dove andare sono rimaste nella loro casa con la speranza che una bomba non li colpisca. Scappare è impossibile visto che andresti incontro alla morte. Purtroppo, però, per una bambina di 11 anni il terribile giorno è arrivato.

Non sarebbe mai dovuto arrivare, specialmente per una come lei che aveva il futuro davanti a se e che ancora non ha scoperto nulla della vita. Non lo potrà mai fare visto che una bomba ha fatto crollare tutti i suoi sogni addosso. Si chiamava Kateryna Dyachenko ed era una promessa della ginnastica. E’ rimasta uccisa nel crollo della sua abitazione proprio a Mariupol, colpita da un raid russo. Ad ufficializzare e rendere nota questa notizia proprio una delle persone che mai avrebbe voluto dare oltre i suoi genitori. La sua allenatrice, Anastasia Meshchanenkova, che è stata citata dai media locali e che lo ha annunciato sul suo profilo Instagram postando una foto con lei.

Ucraina, morta la piccola ginnasta Kayeryna di soli 11 anni – FOTO

 Nell’attacco anche il padre non ce l’ha fatta. Salvi per miracolo la madre ed il fratello, anche se quest’ultimo ha riportato delle gravi ferite. Nella foto si può vedere la piccola Kateryna mettersi in posa fiera di aver conquistato una preziosa medaglia. La si vedeva sorridente, mai e poi mai avrebbe pensato che mesi dopo la vita di tutto il suo popolo sarebbe cambiata da un momento all’altro.

Tutto il mondo dello sport è rimasto sotto shock per via di questa terribile notizia. Con la morte dalla Dyachenko siamo arrivati (purtroppo) a 109 bambini che hanno perso la vita in guerra. Nel frattempo la città di Mariupol continua ad essere isolata dal mondo: manca elettricità, acqua, cibo e aiuti che non arrivano poiché gli stessi russi hanno bloccato i corridoi umanitari.

 

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