Una nuova stangata per gli italiani è in arrivo sugli affitti. Un accordo nella maggioranza rischia di creare una vera e propria emergenza abitativa.
Il Governo ci ha abituati all’aumento delle tasse e l’ultima stangata, secondo quanto riferito da Italia Oggi citato dal sito di Nicola Porro, dovrebbe riguardare gli affitti. Dalle ultime indiscrezioni, nella maggioranza si sarebbe trovato l’accordo su un incremento dell’aliquota della cedolare secca della riforma fiscale.
Naturalmente questo porterebbe i proprietari di casa ad aumentare l’affitto dei propri appartamenti (o stanze) ed è alto il rischio di creare una vera e propria emergenza abitativa. Vedremo se questa misura sarà confermata nella riforma fiscale, attesa in Parlamento nei prossimi giorni, oppure si deciderà di fare un passo indietro visto che è alto il rischio di scoraggiare ancora di più la locazione degli immobili.
Il momento economico non è sicuramente dei più facili e l’aumento della tassa sugli affitti è un suicidio economico in piena regola per il Governo e potrebbe portare ad un nuovo allontanamento tra politica e cittadini.
Aumento sulla tassa degli affitti, la posizione dei partiti
Italia Oggi, come detto, ha parlato di un accordo nella maggioranza su questo aumento, ma si tratta di indiscrezioni e resta ancora da capire se realmente Forza Italia, Lega e MoVimento 5 Stelle hanno fatto un passo indietro su questo tema.
I due partiti di Centrodestra, infatti, hanno istituito la cedolare secca nel 2011 e da quel momento hanno sempre escluso l’ipotesi di un aumento dell’aliquota. Lo stesso vale anche per i pentastellati, che nel 2019 l’hanno estesa ai negozi per un solo anno. Posizioni che, se confermate le indiscrezioni, sembrano essere completamente opposte rispetto a quelle evidenziate in questa discussioni di maggioranza.
Sicuramente le valutazioni sono in corso e si avranno certezze solamente all’arrivo del provvedimento in Aula perché, come abbiamo visto in passato, le cose possono cambiare giorno dopo giorno e non possiamo escludere un passo indietro sul provvedimento da parte di questi tre partiti.