Paolo Bargiggia in esclusiva a ‘Notizie.com’: “Mi stupirei se Mancini restasse. In questo momento bisogna avere il coraggio di puntare sui giovani”.
Il mancato accesso ai Mondiali dell’Italia continua a far discutere e la redazione di Notizie.com ha contattato Paolo Bargiggia per capire il futuro di Roberto Mancini.
“Mi stupirei se restasse – ha detto il giornalista ai nostri microfoni – perché andrebbe incontro ad un altro massacro. Non ci sono segnali che lui possa avere garanzie e che possa cambiare qualcosa. Non ci sono cambiamenti tali che possano mettere in condizioni la Nazionale di fare meglio. Credo che abbia toccato con mano la solitudine di fare il ct. Non ha un dirigente con lui raffrontarsi e i club non lo aiutano“.
Bargiggia: “Il sostituto di Mancini? Bisogna puntare sui giovani”
Bargiggia ai nostri microfoni anche del possibile sostituto di Mancini: “Io inorridisco, sportivamente parlando, all’idea che possa tornare Lippi in qualsiasi ruolo o addirittura un Ranieri. Secondo me c’è bisogno di coraggio e quindi bisogna puntare sui giovani. Io direi De Zerbi. Andrei su questi allenatori che hanno coraggio e visione come anche Italiano oppure farei un’accoppiata Pirlo-De Rossi. Anche se secondo me qualsiasi allenatore ci metti e non cambi le fondamenta del calcio italiano, i risultati resteranno gli stessi. Conte? Il budget rende molto complicato per il suo ritorno. Ma è stato l’unico che ha dato intensità alla squadra“.
Il giornalista si è soffermato anche sulla partita contro la Macedonia: “Mancini è caduto in questo debito di riconoscenza che hanno tutti gli allenatori come Lippi dopo il Mondiale del 2006. Non ha avuto la lucidità di vedere in questi mesi che purtroppo alcuni giocatori non erano in forma. Soprattutto penso a Insigne, Jorginho. Ha lasciato fuori Zaniolo, Tonali è entrato dopo. Lo stesso Immobile titolare è un debito di riconoscenza di Mancini, ma è stato imbarazzante. Berardi? Noi in Italia diciamo che è un campione, ma a livello internazionale non ha presenze“.