Ucraina, Bertinotti: “L’unico pacifista è il Papa. Putin? Animale politico”

Ucraina, parla Fausto Bertinotti e lo fa direttamente rilasciando una intervista al quotidiano ‘Il Giornale’ dove si è espresso su questa situazione che tutto il mondo sta vivendo

Intervista del 'Giornale' a Fausto Bertinotti
Fausto Bertinotti (Ansa Foto)

L’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha rilasciato una intervista al ‘Giornale‘. Per descrivere questo momento che stiamo vivendo, tra il conflitto in Ucraina e l’avanzata dell’armata russa, ha voluto menzionare la possibile forza del Papa. “La sua sintesi è rimasta inascoltata, ovvero la terza guerra mondiale a pezzi. L’invasione russa ha evidenziato questo fenomeno, ovvero la falsificazione di questa tesi“.

Poi un commento su Vladimir Putin: “Stiamo parlando di un animale politico. Bisogna andare indietro prima della rivoluzione d’ottobre, ovvero la riscoperta della ‘Grande Russia’, della patria e delle cose più profonde che diventano politica di potenza. Siamo nel puro ritorno del nazionalismo“.

Poi ritornando al Papa ha voluto menzionare come il suo messaggio non abbia bisogno di alcun tipo di forzatura e che non c’è l’assoluto bisogno che si rechi a Kiev visto che le sue parole trasmettono solamente una cosa: la pace. Anche se ci ha tenuto a ribadire che in tutto questo la politica fatica ad accorgersene e che il Papa è rimasto solo.

E’ rimasto colpito dalla conversione al neo-atlantismo da parte della sinistra, portatrice di una cultura pacifista e neutralista. “Ricordo ancora che il presidente dei partigiani della pace, Riccardo Lombardi, aveva coniato il termine ‘a-comunista’. Poi c’è anche chi ragione come i conservatori, ovvero che la Russia sarebbe l’erede dell’Urss“.

Ucraina, Bertinotti: “Putin imperdonabile, ha scelto la guerra

Intervista del 'Giornale' a Fausto Bertinotti
Fausto Bertinotti (Ansa Foto)

Per Bertinotti l’Europa arriva in questo appuntamento drammatico in una condizione di “nanismo politico“. L’indiziato e colpevole numero uno di questo conflitto è Putin: “E’ lui che ha scelto la guerra, è imperdonabile. Il fatto che gli altri non siano innocenti come la Nato non giustifica e non spiega tutto questo“.

Se dovesse cambiare qualche opinione sull’invasione dell’Urss?Per Budapest ero piccolo, per Praga la pensai come il Manifesto ‘Praga è sola’. Si costruiva una critica forte anche al Pci, ma non era a favore delle forze che in Cecoslovacchia si opponevano al potere dell’Urss“.

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