Chernobyl-Genova andata e ritorno: la storia che commuove il web

Una incredibile storia di solidarietà arriva da Genova: dopo 20 anni una famiglia torna a dare sostegno ai due bimbi di Chernobyl diventati grandi.

Una storia incredibile, che testimonia la solidarietà degli italiani, e in questo caso di una famiglia di Genova. Tgcom ha raccontato i dettagli, svelando particolari di quanto accaduto, 20 anni fa e di nuovo adesso.

genova chernobyl
La storia di una famiglia ucraina sta commuovendo il web (Ansafoto)

Due ex bambini di Chernobyl, Sasha e Danjil, si erano conosciuti proprio nella città ligure da bambini. Erano ospiti di due famiglie differenti in Italia, sono cresciuti e dopo essersi sposati hanno scelto di vivere in una città nei pressi di Kiev.

Dalla loro unione è nata una splendida bimba di nome Olga, e a raccontare i dettagli del loro amore è la famiglia italiana che ospitò 20 anni fa Danjil. “Era bellissimo e buono – si legge su Tgcom -, abbiamo continuato a farlo venire in Italia, ma dopo la maggiore età non è più tornato. Non abbiamo comunque mai perso i contatti, e durante i primi giorni di guerra lo esortavamo a venire in Italia”. Dopo l’aggravarsi del conflitto però è accaduto qualcosa di magico in una storia che sta commuovendo il web.

La famiglia di Chernobyl torna a Genova

Mamma e bambini ucraini scappati dalla guerra
Ancora una storia di solidarietà che coinvolge una famiglia ucraina (AnsaFoto)

Danijl, che da bambino arrivò a Genova, dopo 20 anni ha chiesto alla famiglia che lo ospitò di prendersi cura della moglie e della piccola Olga. Attraversando la Moldavia Sasha e Olga sono salite su un bus e sono giunte in Italia, dove ad accoglierle c’era la famiglia che ospitò Danijl da piccolo.

“Non sapevano come riconoscermi – ha affermato la donna che i due bimbi conobbero 20 anni fa -, ma ci siamo ritrovati e abbiamo chiamato Danijl. Si è tranquillizzato, ora vivono qui nonostante le lunghe procedure burocratiche e stanno bene”. 

La piccola Olga va già a scuola, gioca con gli altri bimbi ed è lontana dalle bombe che cadono in Ucraina. Danijl invece è stato costretto a restare nelle zone di guerra. “Aiuta gli altri a scappare, è un volontario e lo chiamiamo la sera”, afferma la donna che lo accudì da bimbo. La storia sta commuovendo il web e l’Italia mostra nuovamente il suo lato solidale e accogliente. Con la speranza che Danijl possa ritrovare la sua “famiglia” italiana, e soprattutto sua moglie e la piccola Olga. 

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