A Roma è ritornata la maratona. E in questa edizione si è deciso di lanciare un chiaro messaggio di pace e di vicinanza al popolo ucraino. Per quanto riguarda la corsa, doppietta etiope con un record della manifestazione.
A distanza di due anni dalla sua ultima edizione, le strade della Capitale sono ritornate ad essere attraversate dalla Maratona di Roma. Una giornata di festa per tutti i partecipanti (oltre diecimila in rappresentanza di 102 nazioni ndr), ma questa ventisettesima edizione ha lanciato anche un chiaro messaggio di pace e di vicinanza al popolo ucraino.
Una maratona, che proprio per lanciare un messaggio di vicinanza all’Ucraina, ha visto la presenza di centinaia di cartelli contro la guerra e diverse bandiere con i colori dell’arcobaleno, che ormai da tempo simboleggiano la pace. Inoltre, al via di questa corsa c’erano anche cinque persone ucraini. Tra di loro Viktoria Gudyma, scappata da Kiev da due settimane e arrivata a Roma solo nella serata di venerdì. E’ sicuramente lei la vera vincitrice di questa maratona.
Maratona di Roma, doppietta etiope
Passando ai risultati sportivi, la maratona è stata dominata, come si poteva immaginare, dall’Etiopia. In campo maschile la vittoria è andata a Fikre Bekele Tefera con il tempo di 2 ore 6 minuti e 48 secondi, un crono che vale anche il nuovo record della manifestazione. Sul podio con lui sono saliti il connazionale Tadesse Mamo Temechachu e il marocchino Othmane El Goumri.
Anche in campo femminile la vittoria è stata di marca etiope. Dalasa Adugna è arrivata ai Fori Imperiali in solitaria ed è andata a conquistare una vittoria sicuramente prestigiosa in uno dei più belli appuntamenti della stagione.
Ma, come detto, la vera trionfatrice della Maratona di Roma è stata Viktoria Gudyma, arrivata solamente venerdì sera nella Capitale dopo essere scappata da Kiev insieme al figlio di 10 anni. E’ sicuramente lei il simbolo di questa ventisettesima edizione che ha avuto come principale obiettivo quello di lanciare un messaggio di pace e di vicinanza al popolo ucraino.