Siamo ai massimi dall’inizio della stagione. I casi registrati dal 15 al 20 del mese sono 282mila.
Continua la risalita della curva dell’influenza. Un’incidenza di 4.76 casi per mille abitanti. La preoccupazione è aumentata come il numero di campioni positivi per virus influenzali. Il dato emerge dall’ultimo rapporto del sistema di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità. La fotografia della stagione influenzale è anomala.
I nuovi casi di sindromi simil-influenzali non sembrano fermarsi, la “ripresa” c’è stata dall’inizio di marzo dopo che c’era stato un calo consistente cominciato nella terza settimana dell’anno. Sono stati 5 milioni gli italiani colpiti dall’influenza finora, la ripresa dei contagi è trainata dai bambini con età inferiore ai 5 anni. Nel loro caso, nella stessa settimana presa in considerazione (14-20 marzo), l’incidenza è stata di 14.82 casi per mille. Soltanto pochi giorni fa era pari a 11,82.
Influenza, aumentano gli italiani colpiti in tutte le regioni
La crescita però appartiene a ogni fascia d’età. Dai 5 ai 14 anni è di 6,94 casi per mille (era di 5,06), mentre nella classe che va dai 15 ai 64 anni si è passati da un’incidenza di 3,62 a 4,45 casi per mille. Solo in Sardegna e Basilicata i numeri non sono in rialzo. Tutte le altre regioni hanno evidenziato lo stesso trend: in Lombardia (da 5,10 a 6,15), in Piemonte (da 6,40 a 8,54), in Friuli Venezia Giulia (da 1,41 a 4,87), in Emilia Romagna (da 4.86 a 6,78), in Liguria (da 4,48 a 5,38), nelle Marche (quasi raddoppiato, da 5,82 a 9,30), in Toscana (da 3,04 a 3,93), in Umbria (da 12,09 a 13,50), in Puglia (da 3,96 a 4,33), in Abruzzo (da 4,55 a 5,57) e in Sicilia (da 3,84 a 4,99). Le altre regioni, seppur in risalita, sono rimaste sotto la soglia basale di 3,16 casi per mille: dal Veneto alla Campania, passando per Molise e Lazio. Valle d’Aosta e Calabria, invece, non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.