Quarantena Covid, Bassetti non ci sta e tuona: “Roba del 1400”

Quarantena Covid, l’ultima decisione in merito a coloro che risultano positivi dopo la fine dello stato d’emergenza non è andata giù a Matteo Bassetti. Quest’ultimo ha voluto dire la sua e spiegare il suo pensiero in una intervista rilasciata ad ‘Adnkronos Salute’

Matteo Bassetti contro la quarantena per 7 giorni
Matteo Bassetti (Ansa Foto)

Che il Covid non sia scomparso del tutto non è assolutamente un mistero. Così come non lo è il fatto che in Italia i casi stanno notevolmente aumentando per via della nuova variante ‘Omicron 2‘ che davvero non lascia scampo e sembra quasi impossibile non prenderla. Lo dimostrano gli ultimi dati che arrivano dal Ministero della Salute. Nel frattempo, però, il 31 marzo si avvicina sempre di più. Non un giorno qualunque per il nostro paese, ma l’ultimo che riguarda la fine dello stato d’emergenza. In merito a questo e ad altri argomenti ha voluto parlare il Direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

Quest’ultimo ha voluto rilasciare delle importanti dichiarazioni ai microfoni di ‘Adnkronos Salute‘. In particolar modo per quanto riguarda la conferma della quarantena di 7 giorni per i positivi anche dopo il primo aprile. Una decisione che non è stata per nulla digerita dallo stesso infettivologo che ha voluto spiegare il suo pensiero. Un qualcosa che ritiene del tutto “inutile” e lo ha voluto spiegare a parole sue.

Quarantena Covid, Bassetti non ci sta: “Facciamo come nel 1400?

Matteo Bassetti contro la quarantena per 7 giorni
Matteo Bassetti (Ansa Foto)

Queste sono le sue brevi, ma importanti dichiarazioni: “Il ritorno in comunità dopo positività deve avvenire dopo un tampone negativo e questo può accadere anche dopo soli due giorni“. La conferma della quarantena di una settimana per i positivi anche dopo il primo aprile, ovvero il giorno dopo la fine dello stato d’emergenza, non è stata una decisione che Bassetti ha accettato con grande piacere.

Si tratta di una decisione di pancia che non ha alcun tipo di fondamento. Deve essere una misura uguale per tutti“. Poi ha voluto fare un esempio molto antico: “Si tratta di una modalità che si faceva nel 1400 quando la quarantena durava ben 40 giorni“. In parole povere si tratta di una misura che non ha né testa e né coda: “Semplicemente non serve, si sta riproponendo un qualcosa dopo la fine dello stato d’emergenza inutile“.

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