Senza gas russo l’Italia autonoma per sole 8 settimane

Senza gas russo, l’Italia avrebbe un autonomia di otto settimane circa, con un blocco di tutte le forniture.

Un passo avanti sul gas, quello fatto da Mario Draghi che al Consiglio europeo di Bruxelles ha aperto uno spiraglio di luce per l’Italia sulla questione del gas e dell’energia, grazie ad un risultato positivo sugli acquisti congiunti volontari di gas e sugli stoccaggi obbligatori.

Inoltre, il Presidente del Consiglio ha ottenuto due nuovi rigassificatori oltre ai tre già in funzione nel nostro Paese, che si combinano alla disponibilità di Gas naturale liquefatto “offerto” dagli Usa. Un mix di ingredienti che dovrebbe portare alla diversificazione entro due settimane anche perché si avvicina il 31 marzo, data di scadenza del pagamento del gas in valute differenti dal rublo. Claudio Descalzi, Ad di Eni, ha fatto sapere di non avere intenzione di pagare il gas russo in rubli, dal momento che i contratti prevedono il pagamento del carburante in euro. Dmitry Peskov e Sergey Lavrov, rispettivamente portavoce del Cremlino e Ministro degli Esteri, hanno fatto sapere viceversa che la Russia non distribuirà gratuitamente il proprio gas.

Ma la nostra dipendenza dal gas russo non è affatto diminuita in questo mese. Anzi, i flussi di gas dalla Russia verso l’Europa sono stabili e agli stelli livelli precedenti alla guerra. Le forniture non si sono mosse di un centimetro ma la situazione di stallo per quanto riguarda il profilo energetico è evidente. “Le transazioni per gli acquisti di gas russo sono così ingenti che la quantità di rubli necessaria non può essere garantita sui mercati delle valute estere”, dice a La Verità Carlo De Luca, responsabile risparmio gestito di Gamma capital markets, società di investimenti specializzata nella gestione di grandi patrimoni.

Ciò vuol dire che un canale di pagamento dovrebbe restare aperto anche dopo il 31 marzo. Non comprare il gas russo, in ogni caso, ci danneggerebbe totalmente. Senza gas russo, l’Italia avrebbe un autonomia di otto settimane circa, con un blocco di tutte le forniture.

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