È morto dopo una lunga battaglia l’ex portiere del Cercle Brugge. Era malato di leucemia, che aveva sconfitto già in due occasioni: la terza, purtroppo, è stata fatale. Lascia la moglie Kyana e la piccola Camille di nemmeno un anno
Si è spento ad appena 28 anni Miguel van Damme, uscito purtroppo sconfitto dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro la leucemia. Il calciatore se ne va lasciando la moglie Kyana e la piccola Camille. Era la stagione 2016/2017 quando gli è stata diagnosticata per la prima volta la malattia, durante un controllo medico di routine. Lui non si mai abbattuto, ha affrontato il problema a testa alta, sconfiggendolo in due occasioni diverse. Quando però si è ripresentato per la terza volta, si è dovuto arrendere.
A confermare la notizia tremenda è stata direttamente la moglie, Kyana Dobbelaere con uno struggente messaggio su Instagram: “Sei partito per la tua ultima partita ieri sera, una partita che non può più essere vinta. Ci hai lasciato molto lentamente, eppure l’hai fatto di nuovo a modo tuo… Molto forte. Hai combattuto come un leone. Siamo così grati per quello che eri. Un esempio per molti. Mi hai fatto capire che non c’è niente per cui valga la pena arrendersi, anche se c’era solo quel piccolo barlume di successo, più e più volte l’hai superato. Riposa ora tesoro, te lo sei più che guadagnato, ora sei libero da ogni dolore. Spero di rivederti. Un grande abbraccio dalle tue due ragazze“.
Dramma Van Damme
Un dramma incredibile, che diventa ancora più doloroso pensando che Miguel van Damme ha ricevuto la notizia dell’incurabilità del suo tumore appena due giorni dopo aver saputo che sarebbe diventato padre di Camille, nata nel maggio 2021. Chiaramente anche il suo club, il Cercle Brugge, ha mandato un messaggio di condoglianze: “È con grande tristezza che segnaliamo che il nostro amico e compagno di squadra Miguel van Damme ha combattuto la sua lunga e ingiusta battaglia contro la leucemia“. La nota della società calcistica belga prosegue: “Non bastano le parole per descrivere quello che proviamo, anche se sapevamo che le cose non andavano bene da tempo. Oggi è una delle giornate più difficili in assoluto nei quasi 123 anni di storia del Cercle Brugge. Il nostro pensiero va in primo luogo a sua moglie Kyana, a sua figlia Camille, ai genitori di Miguel, a sua sorella Francesca ma anche ai suoi tanti amici e familiari. Miguel, la tua perseveranza e la tua forza per provarci (di nuovo) ancora e ancora, battuta d’arresto dopo battuta d’arresto, è stata ammirevole. Sei un esempio di positività, tenacia e spirito combattivo. Una fonte di ispirazione per tutti coloro che combattono. Per sempre nel nostro cuore verde-nero, #16“.
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