Le parole di Papa Francesco per la posa della prima pietra della Casa d’accoglienza che l’Unitalsi ha deciso di dedicare al conduttore scomparso.
“Non perdete mai la forza di rispondere ai bisogni veri e concreti delle donne e dagli uomini che incontrate nella vostra vita. E rispondere al bisogno di una casa accogliente perché i genitori possano vivere la cura dei propri figli ricoverati nelle strutture sanitarie è oggi, in un contesto di precarietà e nuove povertà, una testimonianza dell’amore di Gesù per i più poveri”.
Sono le parole che Papa Francesco scrive in una lettera inviata alla sezione Lombarda dell’Unitalsi, in occasione della posa della prima pietra della Casa d’accoglienza dedicata al giornalista, attore e presentatore televisivo Fabrizio Frizzi, scomparso il 26 marzo 2018 e che per anni fu fortemente vicino all’impegno dell’associazione.
La struttura dedicata a Fabrizio Frizzi e le parole di Papa Francesco
Papa Francesco ha osservato nella missiva che si tratta di un progetto fortemente voluto dal presidente dell’associazione, Vittore De Carli, come un “mattone della Porta Santa dell’Anno Giubilare della Misericordia”. La struttura per famiglie, di cui oggi si avvia la costruzione, è nata per aiutare i genitori nell’assistenza dei loro piccoli in cura nelle strutture medico-sanitarie di Milano, e per questo ospiterà i genitori dei piccoli che arrivano nel capoluogo meneghino per essere curati nelle strutture sanitarie locali.
Frizzi era stato a lungo era stato testimonial dell’associazione cattolica, che ha quindi deciso di dedicare la nuova struttura di accoglienza proprio alla sua figura, particolarmente amata tanto nel mondo della spettacolo quanto tra il pubblico e in tutto il Paese.
Le famiglie che arriveranno da fuori città potranno trovarvi alloggio durante la degenza dei bambini che verranno accompagnati nelle cliniche e negli ospedali presenti a Milano. La Casa di accoglienza potrà ospitare 6 nuclei familiari offrendo loro spazi privati, come camere da letto e bagni, e spazi invece condivisi come cucina, soggiorno e cortile esterno.
Nella lettera, il Papa sottolinea che il carisma dell’Unitalsi è proprio “la prossimità con chi sta vivendo il tempo della sofferenza”, e che “partendo dall’esperienza dei pellegrinaggi, continua ad operare anche a livello locale, trasformando il pellegrinaggio ai santuari in tanti piccoli pellegrinaggi domestici”.