In Austria la scelta di mandare in lockdown i non vaccinati è già stata abolita: nuove norme, la decisione fa discutere.
É durata poche ore la decisione del governo austriaco. Il lockdown per i non vaccinati, al centro delle polemiche, è infatti già stato rimosso. Ha fatto il giro del mondo la presa di posizione, che in altri paesi d’Europa è stata presa d’esempio come misura parziale per provare ad arginare la diffusione del Covid. Dalla Germania all’Italia, la scelta adottata in Austria ha trovato consensi, ma lì dove è nata, l’ipotesi di dividere la popolazione in due fasce è già tramontata.
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Lo hanno annunciato fonti di governo, che hanno abolito la prima decisione per adoperare una misura più drastica nella speranza di una efficacia maggiore. E le polemiche che si sono registrate nell’ultima settimana, sono già tramontate, sgretolate da una idea che non ha probabilmente mostrato alcuna efficacia.
Austria, lockdown totale: i motivi della scelta
In poche ore in Austria è arrivato il dietrofront sul lockdown previsto solo per i soggetti non vaccinati. Il governo ha infatti abolito la misura, lanciandone una più drastica. Nel paese, fortemente colpito dalla quarta ondata, andranno tutti in lockdown, per almeno 20 giorni. É questa la decisione che sarà ufficiale da lunedì, giorno in cui la nazione si fermerà per tre settimane.
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Solo poche ore fa la popolazione ha incassato la dura decisione, con i dettagli sulle mosse future. Se basteranno i 20 giorni per arginare i contagi, torneranno in lockdown solo i non vaccinati, altrimenti la misura sarà prolungata fino a quando tutti gli indicatori non torneranno sotto il livello di allerta. E la notizia fa il giro del mondo. La decisione austriaca, presa d’esempio per tentare di frenare la corsa del virus, è tramontata in poche ore. Nessun modello Austria, lo spettro del lockdown torna a fare paura all’Europa.
