Si diffonde sempre con maggiore insistenza la variante Omicron 2 in Italia, che risulta più contagiosa delle altre
Casi acclarati di Covid-19 possono risultare falsi negativi a un primo tampone, nonostante i sintomi, causando reazioni di contagio a catena. La causa? La variante Omicron che sfugge ai tamponi.
Omicron 2 è la variante Covid ormai dominante in Italia, anche se sembra comparsa una sottovariante, la BA.2 di Omicron, che sembra essere più trasmissibile rispetto ad altre varianti di Sars-CoV-2, ma ha sintomi lievi ed è quindi meno pericolosa. La variante Omicron 2 non sembra infatti provocare effetti più gravi. Tra i sintomi troviamo il naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola, ma ci sono anche sintomini di nausea e diarrea. Meno frequente la perdita di olfatto e gusto, come accadeva nel caso delle precedenti varianti.
Essendo i sintomi più lievi, questi rischiano di essere confusi con sindromi da raffreddamento oppure di allergie primaverili. La durata media della malattia è di 5-7 giorni con una incubazione di 3 giorni in media. Infatti la sintomatologia della nuova variante è insomma molto simile a quella di una qualsiasi influenza. Ad allarmare gli esperti, però, il fatto che il nuovo virus risulti più difficile da trovare in quanto non risulta ai tamponi. Ad attirare l’attenzione e destare la preoccupazione degli esperti e farmacisti sarebbe stato proprio il picco di falsi negativi che testimonierebbe l’inaffidabilità dei tamponi nel rintracciare la variante. Questo aumenta il rischio di contagio.
Omicron 2, infatti, risulta difficile da scovare nelle vie aeree, in quanto è localizzato più in profondità. Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale, sottolinea “che un falso negativo che crede di avere l’influenza, se non si riguarda o non si sottopone a ulteriori tamponi rischia di contagiare i propri familiari e vicini, e questo a causa dell’alta trasmissibilità del virus in Omicron 2”.