Putin ha preso una decisione per quanto riguarda sia l’uso che l’import di software occidentali in Russia. Ecco la ‘mossa’ del presidente.
Vladimir Putin non ci sta e passa al contrattacco. Dopo le diverse sanzioni messe in campo dall’Occidente nei confronti della Russia, il presidente ha deciso di rispondere e di vietare l’uso e l’import di software straniero in tutta la pubblica amministrazione.
Si tratta di un decreto, come scritto da La Stampa, reso noto dalla stampa locale e che prevede l’obbligo da parte di tutte le aziende di software che non provengono dall’Occidente. Una mossa fatta dal Cremlino sia per rispondere alle sanzioni decise da Ue e Stati Uniti contro Mosca, ma anche per fare il primo passo nel progetto di creare una rete internet nazionale.
Si tratta di un piano molto elaborato e che entrerà nel vivo direttamente nel 2025 quando saranno in vigore i divieti di utilizzo di tutti i software applicativi non russi per gli enti governativi e le aziende che avranno dei contatti con questi ultimi. Una mossa che potrebbe mettere in difficoltà sicuramente molte aziende russe.
Il piano di Putin di creare una rete internet nazionale
Creare una rete internet nazionale per evitare possibili cyberattacchi o altre forma di guerra digitale. E’ questo il piano che Putin vuole definire nel giro di qualche anno e lo stop ai software occidentali è sicuramente un primo step. Nei prossimi mesi, come detto in precedenza, saranno compiuti altri passi per arrivare nel 2025 al divieto per gli enti governativi di software che non sono di origine russa.
Si tratta naturalmente di una mossa da parte del Cremlino per cercare di contrastare gli Stati Uniti e la Cina per quanto riguarda la tecnologia. I dubbi sulla riuscita sono diversi, ma Putin è convinto del progetto e per questo motivo non farà nessun passo indietro e continuerà nel piano di dare alla Russia una rete internet nazionale. Per capire se sarà un’idea vincente non ci resta che aspettare ancora un po’ di tempo.