Covid, continua la lotta al virus in Italia: i numeri non sono rassicuranti

In Italia prosegue la lotta al Covid. Come scritto da ‘Il Tempo’, le cifre non sono per niente rassicuranti e si lavora per fare un passo indietro.

Le restrizioni sono finite (in parte), il Covid no“. Così Il Tempo titola oggi uno dei suoi articoli dedicati alla pandemia. E lo stesso giornale poco dopo fa un punto sui numeri che si stanno registrando nel nostro Paese e diciamo che le cifre non sono proprio rassicuranti.

Covid Italia
I numeri in Italia continuano ad essere alti © Ansa

In particolare, siamo ritornati tra i 70mila e i 90mila contagi al giorno con un tasso di positività sempre intorno al 15% e i decessi che sono stabilmente intorno a quota 150. Numeri che fanno preoccupare (e non poco) i rigoristi del Governo tanto che lo stesso Ricciardi ha confermato la possibilità di una proroga delle mascherine al chiuso anche dopo il primo maggio.

Ma, come scritto da Fabrizio Cicchitto in questo pezzo, sono diverse le cose da fare per rendere più sicuri i luoghi comuni e provare a fermare il contagio senza dover ritornare nuovamente a chiudere.

Covid, i mancati interventi del Governo

Roberto Speranza
‘Il Tempo’ critica alcune scelte del Governo e di Speranza © Ansa

Come detto in precedenza, l’articolo de Il Tempo non solo lancia un piccolo allarme sui numeri che si stanno registrando in Italia, ma spiega come le aperture stanno avvenendo forse in maniera troppo affrettata considerando che lo stesso Governo non è riuscita a risolvere questioni ormai aperte da tempo.

E tra queste c’è sicuramente l’affollamento nei mezzi pubblici oppure la costruzione di nuove scuole o ancora l’aerazione sistematica di aule scolastiche e, infine, il riammodernamento degli ospedali esistenti. Tutti interventi che, per il quotidiano italiano, sarebbero stati finanziati dai 37 milioni del Mes, ma al quale il Governo Conte ha deciso di dire di no.

Vedremo nelle prossime settimane se alla fine le scelte fatte dall’esecutivo saranno giuste oppure se sarà costretto a fare un passo indietro proprio per la mancanza di strutture ad adeguate alla convivenza con il virus. I punti da chiarire sono diversi e lo sapremo solamente in futuro quale sarà la strada che ha preso il nostro Paese in questa pandemia.

Gestione cookie