Istruttoria interna chiusa che ha coinvolto la trasmissione d’inchiesta. L’azienda però “sculaccia” il giornalista per le chat. Lui: “Ho sbagliato, pago”
La Rai assolve Ranucci sulle presunte irregolarità e sul dossieraggio, ma lo striglia pesantemente sulle chat avute con il deputato Andrea Ruggieri. Si è conclusa l’istruttoria dell’Internal Audit sulla presunta attività di dossieraggio e sui presunti pagamenti irregolari di alcuni servizi televisivi di Report, la trasmissione in onda su Rai 3 e condotta da Sigfrido Ranucci. In una nota diffusa dalla Rai si legge: “Con riferimento alle asserite acquisizioni di filmati con pagamenti irregolari e all’attività di dossieraggio, dopo una attenta e puntuale disanima riferita agli anni 2013-2021, la segnalazione non ha trovato alcun riscontro“.
Tutto bene fino a un certo punto. Il giornalista Ranucci è stato infatti “strigliato” per un’altra vicenda, ossia quella relativa all’invio di messaggi whatsapp al commissario di Vigilanza Andrea Ruggeri. Uno scambio pesante tra i due che era avvenuto a seguito di una lettera anonima che accusava Ranucci di molestie sessuali in redazione, anche queste accuse poi rivelatesi infondate.
“I conti di Report erano in ordine, mai dubitato. Sulle chat ho sbagliato ed è giusto che paghi”
“Quanto al contenuto dei messaggi scambiati con componenti la Commissione parlamentare per l’Indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi”, scrive la Rai, che prosegue e striglia pesantemente il proprio giornalista, aggiungendo che “l’Azienda, alla luce dell’accertata violazione del Codice Etico e valutate le circostanze, ha proceduto al formale richiamo del dottor Ranucci all’osservanza dei principi etici e di comportamento aziendali, nonché dei doveri deontologici cui sono tenuti i giornalisti del servizio pubblico».
Quello della Rai secondo il conduttore di Report è stato: «un audit rigorosissimo» ha scritto in un post su Facebook. “Sono andati a vedere 10 anni di storia di Report e hanno trovato tutti i conti in ordine, perché ho sempre pensato che questo modo di procedere fosse una forma di rispetto verso il cittadino che paga il canone”. A proposito della vicenda delle chat su cui la Rai ha richiamato il giornalista, Ranucci fa mea culpa: “È giusto, chi sbaglia paga. Come sempre mi assumo le responsabilità di quello che faccio. Sarebbe bello lo facessero tutti quando succede“