Covid, passo importante della Germania nella lotta contro il virus. Cambia decisamente tutto, anche se in questo caso non mancano affatto le polemiche
Novità importanti arrivano direttamente dalla Germania per la lotta contro al Covid. Una situazione che tutto il mondo sta affrontando da due anni e che ancora non si riesce a trovare una via di fuga, soprattutto per le nuova varianti che nascono. Anche nel paese tedesco sono state revocate la maggior parte delle restrizioni contro il virus. Tra questi anche l’obbligo di indossare la mascherina in posti al chiuso.
Questa decisione è stata presa nonostante nella nazione, così come anche da altre parti, il numero delle persone positive rimane comunque molto alto. Questo, però, non ha fermato la decisione da parte del Governo (in questo caso socialdemocratici, verdi e liberali) che hanno deciso di appoggiare quelle poche misure rimaste a livello nazionale.
Questo, però, non riguarda la questione per i treni. Nei mezzi la mascherina continuerà ad essere obbligatoria. Stesso discorso vale anche per gli aerei. La protezione viene comunque continuata ad usare negli studi medici, nelle cliniche, nelle case di cura e negli autobus.
Proprio perché sono considerati i luoghi in cui il virus si può trasmettere in maniera molto più semplice. Nonostante il nuovo regolamento, partito solamente da poche ore, le stesse aziende, imprese ed altre istituzioni private decideranno se è il caso di far usare la protezione ai loro dipendenti oppure no.
Covid, Germania elimina misure emergenza: niente mascherine al chiuso
Anche se non tutti sono d’accordo all’eliminazione da parte di queste nuove misure. La maggior parte dei Lander ha criticato ampiamente questa scelta. Lo stesso Governo, però, ha rivelato più volte che il sistema sanitario non è sovraccarico a livello nazionale. Solamente nel caso di una emergenza importante allora le cose potrebbero cambiare.
Per il momento solamente nel Melemburgo-Pomerania occidentale, ad Amburgo, sono in vigore disposizioni decisamente più ampie. Solo perché, in questo caso, queste zone sono considerate ad alto rischio e devono rispettare ancora le restrizioni.