Franco Cardini in esclusiva a ‘Notizie.com’ sul massacro di Bucha: “Ci sono diversi aspetti da chiarire. E le dichiarazioni del sindaco non coincidono con le ricostruzione di queste ultime ore”.
Non si ferma la discussione sulle immagini arrivate in queste ultime ore da Bucha. La redazione di Notizie.com ha contattato Franco Cardini, docente universitario ed esperto di geopolitica, per commentare insieme a lui le ultime notizie sul conflitto in Ucraina.
“Sulla vicenda di Bucha ci sono diverse cose che non tornano – ha detto Cardini ai nostri microfoni – i tre corpi allineati a poca distanza urtano con quello che ha detto il sindaco della stessa città ucraina. Lui ha dichiarato che le truppe russe si sono ritirate il 30 marzo. Ora la morte di queste persone risalirebbe al 31 e in più c’è il fatto che sono stati trovati il 3 aprile. Inoltre, l’altra particolarità è che intorno ai tre cadaveri non c’è nemmeno una goccia di sangue“.
Il professore ed esperto di geopolitica si è soffermato anche sul rimbalzo di responsabilità tra Russia e Ucraina: “Purtroppo questo avviene in tutte le guerre moderne dove la prima vittima è la verità. Nessuno si vuole mai assumere la responsabilità di avere iniziato“.
Cardini a ‘Notizie.com’: “Ci vorrà molto tempo per capire l’attribuzione di alcuni episodi”
Nella giornata odierna, inoltre, un gruppo di volontari ucraini ha svelato il responsabile di questo massacro. Ma Cardini, come fatto anche dallo stesso governo ucraino, preferisce non commentare tutte le indiscrezioni: “Non saprei. Dipende dalla struttura del corpo di spedizione. In questa guerra è tutto avvolto in una specie di mistero. Ci vorrà sicuramente del tempo per capire l’attribuzione di certi episodi“.
Il professore ed esperto di geopolitica è ritornato anche sul ruolo dell’Italia in questo conflitto: “Purtroppo da nel nostro Paese c’è una tesi fissa: la guerra è colpa della Russia e noi siamo dalla parte dell’Ucraina. Inoltre, abbiamo fornito le armi ad una delle parti belligeranti. Un vero e proprio atto di guerra nei confronti della Russia che poteva portare Putin ad applicare delle ritorsioni militare contro di noi, ma il fatto che facciamo parte della Nato ha evitato qualsiasi riposta da parte di Mosca“.