Aumento spese militari: ecco cosa ne pensano gli italiani

Ecco il parere degli italiani sull’aumento delle spese militari previste dal nostro governo per la guerra in Ucraina

Un’indagine realizzata da Noto Sondaggi e pubblicata da Porta a Porta ha fatto emergere dei dati molto interessanti sulla percezione che hanno gli italiani della guerra in corso tra Russia e Ucraina, sulla necessità e soprattutto sull’opportunità da parte del nostro Governo di aumentare le spese militari  per fronteggiare qualsiasi evenienza che potrebbe scaturire da questa conflitto in terra ucraina. Ad esempio, il 51% italiani è contrario all’aumento delle spese militari e il 44% dice no all’invio di armi da Roma.

Le armi e i carri armati protagonisti nella Guerra in Ucraina – Ansafoto

Ma andiamo con ordine: come detto il 44% degli italiani è contrario all’invio di armi in Ucraina mentre è favorevole il 42% dei chiamati a dare un parere. Il 51%, è contrario anche all’aumento delle spese militari per raggiungere la quota del 2% del PIL deciso dai paesi NATO nel 2014. Sono favorevoli soltanto il 36% delle persone. Probabilmente pesano, nel giudizio degli italiani intervistati, le tante difficoltà avute in questo periodo post covid che già tanti problemi, soprattutto in ambito lavorativo, la popolazione ha dovuto subire. Dirottare quindi soldi in ambito militare non viene ritenuto necessario e opportuno.

Chi sta vincendo la guerra

Sempre secondo gli intervistati, il 47% degli italiani ritiene che l’Ucraina stia adesso vincendo la guerra, mentre solo il 22% pensa che in vantaggio sia la Russia. Alla successiva domanda su chi vincerà alla fine il conflitto, la quota di italiani che sostiene una probabile vittoria finale ucraina si riduce al 28% e per il 26% la vittoria andrebbe alla Russia. Infine è stato chiesto alle persone intervistate quali fossero prevalenti, nelle ragioni del conflitto, il punto di vista della Russia o quello dell’Ucraina. E’ così emerso che il 57% ritiene che prevalgano le ragioni ucraine mentre quelle russe sarebbero soltanto il 14%.

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