Il rapporto “Freedoms at Risk” in cui viene analizzata la percezione dell’opinione pubblica alle minacce alla democrazia, in Italia fornisce dati preoccupanti.
C’era un 58% di italiani preoccupato dall’escalation di minacce russe prima che la guerra scoppiasse nei territori Ucraini. Quella stessa percentuale di persone che temono per le democrazie di tutto il mondo, e che hanno espresso i loro timori in una pubblicazione inedita, che fa emergere uno spaccato ora ancora più preoccupante dopo gli attacchi del Cremlino che hanno sconvolto la pace in Europa.
Mai come adesso la democrazia e i rapporti internazionali sono sotto pressione, e l’International Republican Institute Uca e la Fondation pour l’Innovation politique in Francia insieme alla Community of Democracies, la Konrad-Adenauer-Stiftung in Germania, il Genron NPO (Giappone), la Fundacion Nuevas Generaciones (Argentina) e Republica do Amanha (Brasile) hanno elaborato unitamente il rapporto “Freedoms at Risk: The Challenge of The Century” in cui è analizzata la percezione dell’opinione pubblica alle minacce alle democrazie in 55 paesi.
Anche in Italia l’allarme è alto, ma oltre ai timori per i sottilissimi equilibri nei rapporti internazionali e alle paure di una guerra che possa coinvolgere il nostro paese, emergono altri dati che fanno riflettere.
Freedoms at risk: le sensazioni e i timori degli italiani
La ricerca, pubblicata il 20 gennaio e presentata ieri dalla fondazione Farefuturo, svela i timori e le sensazioni degli italiani. Per il 58% la democrazia funziona molto male, e la stessa percentuale di persone coinvolte nell’indagine esprimeva grosse preoccupazioni per l’invasione russa prima ancora dell’invasione nei territori ucraini.
Solo il 18% ha fiducia nei partiti, mentre per il 58% appartenere alla Nato è un bene e l’83% si fida invece dei medici. I timori non sono però solo per l’escalation russa. Il 65% delle persone ascoltate teme la minaccia cinese, in un quadro che fa emergere un dato chiarissimo.
Fra le persone ascoltate in 55 paesi l’ideale democratico resta molto forte ma è alta la paura per il concreto funzionamento delle democrazie e per le minacce in arrivo in un periodo storico in cui il conflitto e il bilancio delle vittime raccontano quanto siano fragili gli equilibri ormai in tutto il mondo.