Russia, contromossa di Putin: la proposta per chi applicherà la sanzioni

Russia, arriva la contromossa da parte del presidente Vladimir Putin: la proposta per chi è intenzionato ad applicare le sanzioni nel proprio paese

Contromossa di Putin
Vladimir Putin (Ansa Foto)

Nelle ultime ore sono arrivate delle gravissime sanzioni nei confronti della Russia, ovviamente per quanto riguarda l’invasione e l’attacco all’Ucraina. A confermarle ci ha pensato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Layen. Proprio quest’ultima, nelle ultime ore, ha rivelato direttamente da Bruxelles che stanno lavorando per altre ammende contro di loro. Anche se lo stesso Volodymyr Zelensky non è del tutto soddisfatto e chiede altre sanzioni contro chi sta distruggendo la nazione.

Nel frattempo, però, arrivano delle novità clamorose direttamente dal Cremlino. A quanto pare un gruppo di parlamentari appartenenti al partito ‘Russia Unita‘ (proprio quello di Vladimir Putin) ha presentato alla Duma di Stato un disegno di legge.

Che cosa riguarda? Chi applica le sanzioni in Russia rischia davvero grosso. Si parla addirittura di dieci anni di carcere oppure una multa che può arrivare ad un milione di rubli. Questo è quello che ha riferito l’ufficio stampa del partito (citato da Kommersant).

Putin, carcere e multa per chi applicherà le sanzioni in Russia

Contromossa di Putin
Vladimir Putin (Ansa Foto)

Secondo quanto riporta il segretario del Consiglio generale di Russia unita, Andrey Turchak, ci sono delle imprese, società e partecipazioni statali che non hanno alcuna intenzione di lavorare con organizzazioni che sono cadute proprio sotto le sanzioni.

A quanto pare questo disegno di legge propone di riformare un articolo del codice penale relativo all’abuso di autorità. In questo caso si prevede la responsabilità pensale dei funzionari che applicano i poteri contrariamente ai “legittimi interessi delle loro organizzazioni“.

Nel caso in cui si dovesse verificare una condanna al carcere, lo stesso funzionario sarà privato anche del diritto a ricoprire determinati ruoli o svolgere anche attività per un massimo di tre anni.

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