Lunga intervista di Massimo Cacciari a ‘La Stampa’. Il professore e filosofo ha duramente attacco il premier Draghi.
Massimo Cacciari, professore e filosofo, in un’intervista a La Stampa ritorna a parlare della guerra in Ucraina, ma anche delle scelte economiche fatte dal Governo iniziando dall’approvazione di un Def da cinque miliardi.
“Le pare che bastino? – si è domandato Cacciari in questa intervista – mi spiega concretamente cosa si sta facendo per garantire che quei soldi arrivino con continuità ai cittadini e alle imprese? C’è bisogno di una strategia fiscale per proteggere chi è in difficoltà. Ma quello di Draghi è tutto un bluff“.
L’ex sindaco di Venezia ha anche criticato le dichiarazioni di Draghi sui condizionatori: “E’ un ragionamento ridicolo. Questo governo deve evitare di fare discorsi all’ammasso e spiegare come interverrà per aiutare le famiglie. Non è più tempo di battute assurde, ma risposte concrete per aiutare le famiglie“.
Cacciari: “Inaccettabile che le decisioni sulla guerra non vengano prese in Parlamento”
Cacciari in questa intervista ha parlato anche delle decisioni prese dal Governo sulla guerra in Ucraina: “L’invio delle armi a Kiev è una delle cose che vanno fatte, ma non accetto che queste decisioni vengano prese con un atto amministrativo e non attraverso un dibattito in Parlamento serio“.
“Mattarella e Amato sposano la linea di Draghi? La deriva è ormai quella – ha aggiunto Cacciari – in una nave in tempesta è inevitabile che succeda questa. Con l’emergenza permanente tutti i poteri finiscono nelle mani del comandante in in campo e questo è sicuramente incredibile“.
Il professore e filosofo nell’intervista a La Stampa si è soffermato anche sull’ipotesi di una terza guerra mondiale: “E’ uno scenario apocalittico, ma sto vedendo che la politica non ha memoria storica e non conosce le medicine preventive. Io tempo che dai peccati di omissione e ignoranza si possa arrivare ad una vera propria catastrofe. Il rischio di un conflitto mondiale esiste anche perché le precedenti sono nate tutte da guerre civili europee“.