Zaia sulle sanzioni: “Situazione tragica, ecco quanto possiamo resistere”

Il governatore del Veneto mantiene alto il livello di allarme riguardo l’impossibilità di andare avanti a queste condizioni. Le sue parole a margine del Vinitaly di Verona: “Viviamo in un’economia di guerra priva di bombe”

A margine del Vinitaly di Verona, il governatore del Veneto Luca Zaia ha parlato in particolare delle esportazioni di Prosecco, sottolineando come a suo giudizio l’Italia non possa continuare a sostenere ancora a lungo le sanzioni, in quanto la capacità di tenuta è stimata in qualche settimana: “Impensabile andare avanti mesi o anni in questa situazione“.

Il presidente del Veneto Zaia
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (Ansa)

Il presidente della Regione Veneto ha continuato spiegando che allo stato attuale il “10% della popolazione italiana non sbarca il lunario” e che questi numeri sono in continua crescita ogni giorno. Ciò ha portato a una “situazione tragica“, motivo per il quale Zaia si augura che vengano interrotte “prove di forza” per favorire la diplomazia: “Viviamo in un’economia di guerra priva di bombe. In questo momento ci sono prezzi ingiustificati e mi auguro che la Guardia di Finanza continui a fare i suoi controlli. Vado a invocare nuovamente l’intervento dell’autorità regolatrice sui mercati finanziari. Purtroppo c’è chi si arricchisce sulla fame degli altri“.

L’allarme di Zaia

Luca Zaia
Luca Zaia, presidente della regione Veneto (Ansa)

Zaia ha proseguito, guardando con ottimismo al futuro: “Oggi si riapre il Vinitaly dopo l’ultima edizione dell’aprile 2019. Ricordiamo che siamo la capitale mondiale per il comparto viticolo-enologico. Il Veneto è la prima regione per esportazione a livello nazionale con 2 miliardi 245 milioni di euro e in assoluto viene dopo Francia, Spagna e Italia. Ciò significa che siamo la quarta realtà, producendo 11 milioni e mezzo di ettolitri“. E la guerra sta pesando profondamente sui costi di produzione: “Incide sia sul prezzo delle materie prime, sia sulla reperibilità. Abbiamo scoperto con la crisi ucraina che le capsule per l’imbottigliamento dei nostri vini sono tutte acquistate sul mercato ucraino, c’è difficoltà a trovare i cartoni per il packaging. Dobbiamo puntare all’autonomia energetica e alimentare. Il tema delle materie prime è importante“.

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