L’opinione di Patrizia Floder Reitter in merito all’emergenza Covid è la seguente: bisogna seguire l’esempio della Svizzera.
Patrizia Floder Reitter, firma de La Verità, ha espresso un’opinione forte in merito all’emergenza Covid: l’Italia deve seguire l’esempio della Svizzera. Perché, secondo la giornalista, l’esempio dei nostri vicini svizzeri è vincente? Semplice: gli svizzeri hanno allentato le restrizioni anti-Covid già a febbraio, e dal primo aprile hanno addirittura cancellato l’isolamento per i contagiati, disattivando anche le app di tracciamento.
Il paragone tra le misure anti-Covid di Italia e Svizzera
La giornalista paragona gli approcci di Italia e Svizzera, parlando del lavoro del ministro Speranza in modo critico. Per Floder Reitter, infatti, il ministro della Salute italiano sta tenendo “sulla corda” la nazione, rimandando al dopo Pasqua la decisione legata all’obbligo delle mascherine al chiuso. La Svizzera, invece, ha eliminato le restrizioni in toto. Non ci sono obblighi di mascherine sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie. Inoltre, non c’è più il tracciamento dei pazienti e l’isolamento dei positivi.
In Italia, invece, il Governo sta temporeggiando ormai da mesi. Ci sono ancora molte restrizioni in vigore. Tra queste, l’obbligo di mascherine a scuola. La precedente circolare del 13 agosto 2021, che reputava “non necessario l’utilizzo della mascherina nella scuola dell’infanzia anche per i piccoli che hanno compiuto 6 anni”, non è più valida, a quanto pare. Nelle scuole elvetiche, invece, l’obbligo di mascherine non è più in vigore da febbraio.
A febbraio, in Svizzera, le uniche misure in vigore erano le seguenti: mascherine sui mezzi pubblici e all’interno degli ospedali. Ma dal primo aprile anche queste misure sono state eliminate. Da ciò, pur essendoci i casi, la pandemia si sta trattando come una normalità, in quanto gli studi hanno dimostrato che, seppure la contagiosità sia aumentata con le nuove varianti, il virus è decisamente meno pericoloso.
Perché la Svizzera ha eliminato le misure e noi no?
Bisogna tornare a vivere, stando al Governo svizzero. È proprio il consiglio federale a dichiarare “poco probabile che nei prossimi mesi la salute pubblica corra dei gravi rischi“. Un approccio diametralmente opposto rispetto a quello del ministro Speranza e dei suoi sostenitori. Uno di questi è Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di Sanità, che ha dichiarato: “Credo che il vantaggio che deriva dall’uso delle mascherine superi di gran lunga il disagio minimo che l’indossarle provoca. Io al chiuso continuo a portarla”.
I tempi sono però cambiati rispetto ai primi due anni di pandemia: il Covid è meno pericoloso, e a conferma di questo possiamo vedere che la Svizzera ha deciso di sospendere le attività di tracciamento relative ai contagi. Questo poiché, stando alle autorità svizzere, “non è più necessario per lottare contro la pandemia”. I dati dei cittadini elvetici, raccolti tramite le app, sono stati distrutti. L’Italia farà lo stesso? Sembra poco probabile.