I due dirigenti calcistici, protagonisti per circa un decennio, dovranno difendersi davanti ad un giudice: rischiano grosso
I due dirigenti simbolo del calcio internazionale e capaci di guidare Fifa e Uefa per diversi anni, rischiano guai molto seri. L’accusa nei loro confronti è pesante e potrebbe portare a gravi problemi e ripercussioni. Una storia in cui politica calcistica e interessi si mischiano e che terminerà di fronte ad un giudice.
Gli accusati sono i due uomini più influenti del calcio internazionale per circa un decennio. I dirigenti che hanno gestito le più importanti manifestazioni sportive internazionali e che hanno guidati gli organi calcistici di riferimento. Si tratta di Joseph Blatter e Michel Platini. Il primo è stato a capo della Fifa dal 1998 al 2015. Il secondo ha presieduto la Uefa dal 2007 al 2016. I loro destini, spesso accumunati nelle vicende calcistiche, si legano anche sul fronte giudiziario.
Joseph Blatter e Michel Platini saranno infatti processati insieme dall’8 al 22 giugno in Svizzera per frode. Lo ha reso noto il tribunale penale svizzero di Bellinzona. L’ex presidente della Fifa e l’ex numero uno dell’Uefa dovranno rispondere dell’accusa di pagamento illecito effettuato dalla Fifa a Platini di 2 milioni di franchi (1,8 milioni di euro), pregiudicando il patrimonio della federazione e arricchendo illecitamente l’ex fuoriclasse della Juventus e della nazionale francese.
Il Pubblico Ministero della Confederazione Elvetica, che ha indagato sui due, aveva contestato a Blatter il reato di truffa, con eventuale appropriazione indebita, e in subordine di amministrazione infedele e falsità in documenti. Michel Platini è accusato di truffa, concorso in appropriazione indebita, e in subordine di concorso in amministrazione infedele, in particolare sotto forma di complicità, nonché di falsificazione di documenti. Quanto rischiano i due ex dirigenti sportivi? La semplice frode è punita dalla legge svizzera con pene fino a cinque anni di reclusione o una pena pecuniaria. Sarà il dibattimento in aula a segnare la loro sorte.