Importare il gas americano al posto di quello russo? L’analisi de Il Sole 24 Ore sconsiglia questa ipotesi. Ecco perché.
Lo stop dell’import al gas russo costringe il nostro Paese a trovare una soluzione per non ritrovarsi in emergenza. Nelle ultime ore è finita sul tavolo di Palazzo Chigi anche l’ipotesi di sostituirlo con quello americano, ma il rischio è di dover fare i conti con un nuovo aumento dei costi.
Secondo un’analisi d Il Sole 24 Ore, infatti, chi ha comprato il Gnl a dicembre ha speso oltre il 50% in più rispettoa chi ha deciso di rifornirsi da Mosca. Quindi, in caso di una scelta simile, il rischio è di una nuova stangata per gli italiani.
Proprio per questo motivo ancora nessuna decisione è stata presa e sono in corso tutte le riflessioni del caso per trovare la soluzione ideale che permetta al nostro Paese di superare senza particolari conseguenze lo stop dell’import del gas russo.
Il costo maggiore è dovuto alle spese extra
Come evidenziato dallo stesso quotidiano italiano, il costo maggiore del gas americano è strettamente dovuto a spese extra e, di conseguenza, al trasporto e ai lavori per scaricarlo, rigassificarlo e immetterlo in rete. Tutte spese che, naturalmente, dovranno pagare gli italiani e proprio per questo motivo l’analisi de Il Sole 24 Ore sconsiglia di dare vita ad un accordo simile.
Bisogna dire che su questo tema una decisione definitiva non è stata trovata. Il premier Draghi nei giorni scorsi andato in Algeria per chiudere un accordo e aumentare l’esportazione di gas ed energia.
Naturalmente solo questo non basta e sono ancora in corso diverse riflessioni, tra cui quella trovare un’intesa con gli Stati Uniti, per avere meno disagi possibili dallo stop dell’import del gas russo. La soluzione definitiva, come abbiamo visto, non è ancora stata trovata anche se dal Consiglio dei ministri in programma nelle prossime ore potrebbero arrivare delle risposte importanti su come si muoverà l’Italia in futuro su questo tema.