Il Milan è in vetta ma nelle ultime gare sta facendo fatica. Salta all’occhio l’assenza del fondamentale Ibra, fermo di nuovo ai box per infortunio: Tiziano Crudeli parla del futuro dello svedese
E’ notizia di queste ore che Zlatan Ibrahimovic sarà fuori ancora per qualche giorno: il sovraccarico al ginocchio sinistro rimediato prima dell’ultima gara in casa del Torino lo terrà ai box per almeno altre tre gare, derby di Coppa Italia compreso. Lo svedese dovrà sottoporsi alle cure specifiche per altri 10 giorni. L’attaccante però è spesso stato il valore aggiunto del Milan e lo sarebbe soprattutto in queste ultime giornate in cui i rossoneri sono impegnati nella corsa scudetto.
Per parlare del futuro di Ibra è intervenuto a Notizie.com il noto giornalista sostenitore rossonero Tiziano Crudeli: “Lui è importante anche a 40 anni in questo Milan, lo dimostrano i numeri soprattutto quando non c’è. La sua assenza evidenzia maggiormente i problemi offensivi di questa squadra: nelle ultime partite ci sono effettivamente stati problemi davanti; ha tenuto la difesa ma abbiamo pareggiato e vinto per 1-0 soffrendo tanto e complicando la situazione in classifica“. Ad oggi, vista l’età del numero 11 che avanza, è necessario pensare alla stagione che verrà: “Conoscendolo vorrà continuare, però bisogna essere obiettivi: grande giocatore, ma l’età è quella che è. Nel calcio gli infortuni possono sempre capitare, soprattutto a 41 anni“.
Urge quindi una soluzione: “Non si può fare affidamento su un quarantenne, lo puoi tenere ma devi avere alternative all’altezza. Alla sua età sono pochi i calciatori che giocano a certi livelli, magari i portieri ma parliamo di un altro ruolo: fisicità e corsa sono fondamentali per gli attaccati, motivi per i quali si è soggetti ad infortuni“. A proposito dell’età, il 35enne Giroud è chiamato a sostituire Ibra: “E’ assolutamente provvidenziale intervenire sul mercato ed il Milan si è mosso: oltre ad Origi che è comunque una punta esterna e reduce da una stagione non straordinaria anche se in precedenza aveva fatto bene, si parla di Scamacca e Belotti. La precisa intenzione della società rossonera è quella di potenziare la fase offensiva, soprattutto alla luce di quelli che saranno i risultati di fine stagione“.
Un campionato che vede la squadra di Pioli in testa, anche se gli ultimi stop potrebbero comprometterne, con rimpianti, la vittoria finale: “Polemica a parte, oggettivamente ci sono stati altri aspetti che hanno condizionato il cammino: con lo Spezia l’arbitro, che ha poi chiesto scusa piangendo, ha sbagliato; il gol convalidato all’Udinese siglato da Udogie è invece viziato da un fallo di mano e poi c’è anche la rete non concessa al Milan per un giocatore rossonero a terra a cui è stato fischiato un fuorigioco discutibile: ci sono quindi tante componenti da considerare oggi, oltre ai guai fisici che non hanno consentito di disporre l’organico al completo e ai demeriti e alle critiche che si possono fare per partite non giocate all’altezza“. La favorita al titolo, quando mancano 6 giornate al termine, più un recupero in questo caso, sembra essere l’Inter: “Faccio gli scongiuri da milanista, ma obiettivamente si ritrovano in una condizione fisica e atletica che li rende seriamente candidati a trionfare“.