18 anni dalla morte di Quattrocchi: ‘Vi faccio vedere come muore un italiano’

Iraq, sono passati 18 anni dalla morte di Fabrizio Quattrocchi. Uno degli italiani presi in ostaggio e poi uccisi dai terroristi nel paese in Medio Oriente

Anniversario della morte di Fabrizio Quattrocchi
Fabrizio Quattrocchi (Ansa Foto)

Il 14 aprile del 2004 non può essere un giorno come tutti gli altri per il nostro paese. Esattamente 18 anni fa, purtroppo venne ucciso la persona che vedete in foto. Probabilmente i più giovani non si ricorderanno di lui. Si tratta di Fabrizio Quattrocchi. E’ stata una guardia di sicurezza privata italiana. In Medio Oriente lavorava appunto per una compagnia di sicurezza. Tanto è vero che gli venne assegnata la medaglia d’oro al valor civile della memoria.

Nato a Catania, ma cresciuto a Genova, ha svolto il servizio di leva nell’Esercito Italiano. Diventò caporal maggiore. Poi il trasferimento in Iraq. Il 13 aprile, a Baghdad, fu preso in ostaggio da miliziani del gruppo ‘Falangi Verdi di Maometto’ insieme ad altri italiani: Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio (rilasciati l’8 giugno 2004). Nonostante la caduta di Saddam Hussein e l’occupazione da parte degli americani, in Iraq non si respirava per nulla una bella aria. L’Italia decise di accettare di entrare a far parte della “coalizione dei volenterosi” insieme ad USA e Regno Unito.

Iraq, 18 anni dalla morte di Quattrocchi

Anniversario morte Fabrizio Quattrocchi
Fabrizio Quattrocchi (Ansa Foto)

I rapitori lanciarono all’Italia un ultimatum: quello di lasciare immediatamente il paese e di chiedere scuse per alcune frasi sull’Islam. L’accordo venne rifiutato. Secondo alcune fonti Quattrocchi venne ucciso il giorno dopo il suo rapimento, ovvero il 14 aprile del 2004. Sarebbe stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco. Lo testimonia un video giunto proprio al governo dove si vede l’esecuzione.

Celebre la sua frase poco prima di essere ucciso: “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano“. I resti del suo corpo furono trovati il 21 maggio 2004, abbandonati proprio nella zona dell’ospedale della CRI. I funerali vennero celebrati il 29 maggio 2004 nella Cattedrale di Genova: la sepoltura, invece, nel cimitero di Staglieno. Secondo quanto riporta il ‘Sunday Times’ uno dei rapitori Abu Yussuf rivelò testuali parole: “Tu che parli italiano concedimi un desiderio, toglimi la benda e fammi morire come un italiano“.

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