“Finto cieco” a processo: a smascherarlo una guardata di troppo al…lato B

Si spacciava per “cieco” ma non lo era affatto: a tradirlo una guardata di troppo ad un lato ‘B’ di una ragazza, a quanto pare irresistibile

Torino, guai per un "finto cieco"
Nei guai un “finto cieco” nel piemontese (screenshot video YouTube)

Sulla carta era un “falso cieco”, ma in realtà non lo era assolutamente. A “tradirlo” uno sguardo di troppo verso il lato ‘B’ di una ragazza che aveva incontrato, nel suo cammino, per strada. Probabilmente troppo per lui nel non girarsi ed ammirare le sue curve, ma adesso è finito a processo per un chiaro e semplice motivo: quello di essersi intascato, illegalmente, tantissimi soldi da parte dello Stato.

Stiamo parlando di una cifra che si avvicina ai 30mila euro in quattro anni di pensione di invalidità. Il tutto è accaduto a Torino. A quanto pare l’uomo andava in giro con un bastone, ma la guardia di finanza aveva capito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto ed ha iniziato ad inseguirlo.

Il tutto è accaduto nel marzo del 2018 quando gli stessi militari avevano notato un movimento molto strano da parte del falso invalido. Ovvero proprio aver guardato la donna. Da quel momento in poi la procura gli ha contestato di aver incassato, senza avere alcun diritto, soldi dal 2014. Si tratta di un uomo di 60 anni che aveva dichiarato la condizione di “cieco assoluto”.

Torino, si spacciava per “falso cieco”: la data del processo

Torino, guai per un "finto cieco"
Nei guai un “finto cieco” nel piemontese (screenshot video YouTube)

Secondo quanto riporta il quotidiano ‘La Repubblica‘ l’uomo avrebbe negato il tutto. A rivelarlo il suo avvocato Roberta Alba che respinge le accuse. Non solo: sono pronti a produrre tutte le consulenze mediche che attestino la sua condizione se è il caso. A quanto pare il “guardone” soffrirebbe di una malattia genetica che gli avrebbe procurato la riduzione della vista.

Non è finita qui visto che l’Inps avrebbe chiesto la restituzione di tutte le pensioni ricevute ed è stato impugnato il provvedimento in sede civile. Tanto è vero che il ricorso è stato vinto anche dal 60enne. Adesso non ci resta che attendere il 25 maggio, giorno in cui ci sarà il processo nei suoi confronti.

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